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Julian Casablancas la gattara al Primavera Sound

Creato il 08 giugno 2015 da Rory

julesMiei cari,

oggi post rock’n’roll (finalmente, pure in tema col blog) per parlarvi della brutta caduta che sta facendo il mio amato Julian Casablancas degli Strokes.

Non so se ve lo ho detto – e forse manco tanto v’interessa! ma vabbé – ad ogni modo, Julian, molto amato dalle #Malve, è stato uno dei miei grandi ammori giovanili da quando mi imbattei per caso in un video degli Strokes nel lontano 2003, quando ero ancora giovane pure io e ricca di speranze. Io che ero figlia degli Oasis, non potevo non amare un certo sound indie, un po’ brit pop ma anche leggermente elettronico, dunque con gli Strokes fu amore a prima vista.

Certo, che Julian Casablancas non fosse stato una persona sana di mente l’ho sempre saputo. Figlio di una ex modella e di John Casablancas, titolare della celebre agenzia di modelle, Jules deve essere cresciuto in una situazione abbastanza allucinante probabilmente con tanti soldi e molte poche attenzione da parte dei genitori, che si separarono quando lui era ancora piccolo. Considerate che a circa 13 anni fu ricoverato in una clinica per curare la sua dipendenza dall’alcol (!) e possiamo tranquillamente dire che è stato la musica ad averlo salvato, perché altrimenti chissà che fine avrebbe fatto.

Dopo gli Strokes, si iniziò già ad intravedere un suo declino cafonesco col suo disco solista, specie quando durante i live indulgeva in smanicati osceni da cuozzo di Salita Materdei. Dopo l’esordio senza infamia e senza lode del suo nuovo disco con la band dei Voidz, nel cui video potete vederlo con una giacca in jeans rubata a mia sorella che la utilizzava nel 1989, abbiamo tutti gioito quando ha deciso di tornare ad esibirsi con gli Strokes. Certo, capivamo che l’avrebbe fatto per mero denaro più che per seguire istanze artistiche ma mi conoscete, io sono quella che “la speranza è l’ultima a morire”, peccato che poi mi son dovuta ricredere.

Così, quando l’ho visto sul palco del Primavera Sound, celebre festival musicale di Barcellona (che io ho raccontato in questo speciale per YOUng, se ci volete buttare un occhio) mi sono sentita male. Capelli mezzi rosa che manco io al primo anno di università, maglietta catarifrangente stile giubbotto di sicurezza, smanicato brutto d’ordinanza, andatura sbilenca (cliccate qui se vi volete fare quattro risate)….

Perché lo fai, disperato ragazzo mio?



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