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I, Zombie – Dura la vita di uno zombie

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giorgio "Trex" Tiretti

Di recente sempre più zombie stanno facendo la loro comparsa tra film, telefilm, fumetti ma soprattutto videogiochi. Questo tema, da sempre uno dei più amati nell’industria videoludica è stato spremuto fino al midollo dando la possibilità agli utenti di affrontarlo in molti modi differenti. Awesome Games Studio, team indipendente, ha recentemente rilasciato I, Zombie un particolare titolo che permette di affrontare il tanto famoso tema dei morti viventi dal lato degli zombie.

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We are the walking dead

Questo gioco, o forse meglio definire mini-gioco, si struttura in modo molto semplice. Il protagonista di questa piccola avventura è uno zombie che viene messo di fronte a 20 livelli il cui scopo è quello di infettare tutti i presenti senza morire. Per fare ciò bisogna studiare attentamente l’ambientazione di ogni stage e cercare di sfruttare a proprio vantaggio ogni singolo elemento presente. È molto importante, infatti, essere quanto più scaltri possibile senza attaccare mai a testa bassa i nemici armati. Fin da subito si viene buttati nel bel mezzo dell’azione di gioco, senza trama, senza dialoghi, diretto all’interno del tutorial che insegna subito le pochissime meccaniche da apprendere ed applicare nel corso dell’avventura. Attaccare i poveri indifesi e sovrastare i nemici armati non è l’unico modo per superare le avversità poste in ogni stage: al protagonista viene affidato anche il potere di comandare l’orda di zombie tramite tre semplicissimi comandi. Il primo dà la possibilità di ordinare ai propri seguaci di seguire in modo passivo il protagonista. Gli altri zombie seguiranno la stessa traiettoria effettuata dal videogiocatore, per cui bisogna fare ancor più attenzione a non farsi scoprire, altrimenti gli attacchi subiti aumenteranno. Questi attacchi, oltre a ridurre l’energia a disposizione di ogni singola unità, portano ad un progressivo rallentamento dei movimenti, rendendo gli zombie un facile bersaglio degli attacchi nemici. È presente il classico “Stop” con il quale bloccare istantaneamente l’orda e magari sfruttarla per cercare successivamente di utilizzare dei veri e propri attacchi a tenaglia nelle situazioni più difficili. Infatti, il terzo comando è proprio l’attacco con il quale le unità al proprio seguito si scagliano a testa bassa contro chiunque si ponga sulla loro traiettoria. Si tratta di comando da utilizzare con parsimonia, altrimenti si rischia di restare da soli in pochissimo tempo.

In I, Zombie è molto importante avere cura della propria “armata” di non-morti, dato che nella maggior parte dei livelli il quantitativo di truppe salvate corrispondono ad un determinato numero di stelle che si possono ottenere a fine stage. Ottenere un maggior numero di stelle non porta, però, nessun beneficio in-game, per cui non si è mai realmente spinti a portare tutti i livelli al 100%. Nel caso si voglia completare sbloccando tutti gli achievements del gioco, è chiaro aumenti la risicata longevità, ma non si ottiene nessun appagamento, lasciando non poco l’amaro in bocca.

Ciò di cui bisogna fare assolutamente menzione all’interno di questa recensione è di alcuni piccole imperfezioni dal punto di vista del gameplay che possono far storcere il naso a molti. I, Zombie presenta diversi difetti che possono davvero guastare l’esperienza di gioco come ad esempio l’incredibile campo visivo dato alle guardie, capaci di vedere e colpire i non-morti anche dietro i muri o addirittura essere dotati di una vera e propria visuale a 360 gradi. Naturalmente non escludiamo che gli sviluppatori possano risolvere questi problemi con qualche aggiornamento futuro e che la situazione si stabilizzi completamente, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo livello, dove la difficoltà di gioco registra un’impennata esagerata.

I, Zombie si presenta al giocatore con uno stile grafico praticamente basilare. Non è una produzione che punta al fotorealismo, ma il livello tecnico è molto buono e le varie ambientazioni e personaggi sono caratterizzati molto bene. Anche l’ottimo accompagnamento musicale – si tratta al massimo di cinque brani diversi – è ben realizzato e non risulta eccessivamente pesante grazie alla brevissima durata del gioco.

I, Zombie – Dura la vita di uno zombie


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