Iachini: "L’astinenza delle punte non mi preoccupa. Col Chievo gara difficile"

Ritrovare la via del gol, se possibile parallela a quella della vittoria. Il Palermo di Beppe Iachini vola a Verona, dove domani affronterà il Chievo in anticipo. Il momento di forma degli attaccanti (a secco da tre gare) e la ricerca di motivazioni che vadano oltre la semplice salvezza, sono state anche questa volta le tematiche principali della conferenza pregara del tecnico rosanero, consumatasi nella sala stampa dello stadio ‘Barbera’. 

Avvertite una certa sottovalutazione di quello che state facendo?
Giustamente, ad inizio stagione, l’ambiente era sull’attenti per le difficoltà di una nuova stagine di Serie A, e anche la squadra si è tuffata con grande concentrazione ed umiltà nel campionato. Ricordo il dato dei 14 pali ancora una volta, perchè è davvero una rarità e può far comprendere dove, con un pizzico in più di fortuna, potevamo ritrovarci adesso. L’impegno in campo resta quello di sempre.  
La preoccupa la mancanza di reti da tre gare?
In ogni stagione ci sono momenti di grande rendita offensiva e momenti di stanza, come ci sono momenti in cui subisci tanti gol e altri meno. Contro la Juve abbiamo subito poco e contro una squadra che, pochi giorni dopo, sono andati a fare una grande partita a Dortmund. Anche loro sono venuti qui a giocare con una formazione molto accorta, e questo la dice lunga sul nostro lavoro e su come ormai ci affrontano le squadre. Anche con il Chievo ci aspettiamo una gara difficile, dovremo essere attenti noi a non farci sorprendere. 
Sta pensando di presentare una formazione più offensiva?
Non è certo il modulo che ti definisce in maniera offensiva o meno. Il nostro 3-5-2 ha prodotto diverse reti e al contempo grande sostegno difensivo. Il segreto è la mentalità, come vai ad interpretare il modulo. Sto pensando certamente a come schierarci in base alla forma dei ragazzi, ma non certo alla luce delle gare con Juve o con l’Empoli. Dovremo andare a proporci nel modo giusto.  
L’obiettivo dichiarato da alcuni giocatori adesso sono i 50 punti. Avete alzato l’asticella?
Noi abbiamo sempre e solo puntato alla salvezza come obiettivo principale. E’ normale che avvicinandoci a quei famosi 40 cominciamo a vedere di pensare dove arrivare. La mentalità nostra è comunque quella di giocarci, e possibilmente provare a vincere, ogni partita. L’inserimento di Belotti a gara in corso è sempre rivolto a giocarci i tre punti sino e oltra al 90′. 
Il minutaggio dei giocatori che hanno giocato di meno o che andranno valorizzati nella prossima stagione arriverà  a breve?
Fino al raggiungimento del nostro obiettivo si proseguirà sul normale progetto tattico. Conosco i miei giocatori e non sento la pressione di dover già preparare la prossima stagione. Non bisogna mandare un segnale sbagliato, ossia che questa stagione sia già archiviata. A livello individuale abbiamo ragazzi che stanno facendo molto bene, non dico che non abbia pensato di partire anche con Belotti, Dybala e Vazquez insieme dal primo minuto, in quei casi valutai che tipo di carte in più potevamo giocarci. Adesso dobbiamo valorizzare le risorse che abbiamo e proseguire su questo progetto tattico.  
Come valuta la sua esperienza al Chievo?
E’ stata una bella pagina della mia vita professionale. Un campionato vinto con unn modulo diverso, cominciato dall’inizio in panchina. Ho mantenuto grandi rapporti con svariate persone del Chievo, così come adesso ho in mente e nel cuore solo il Palermo. 
Si aspettava il momento di appannamento di formazioni come Milan e Inter, che sino a qualche settimana fa puntavano ancora alla Champions?
Senza dubbio sono squadre che hanno grande blasone e sono costrette a puntare sempre in alto. Penso anche ai rispettivi mercati di riparazione: il Milan soprattutto si è rinforzata tantissimo. Essere al loro livello in classifica è motivo di grande orgoglio per noi.   

Fonte: Retepalermo.it