Dalle morti di stato al metodo Stamina, passando per i testimoni di giustizia, la mafia, le privatizzazioni, il Made in Italy, il terremoto dell’Aquila e quello che ha colpito l’Emilia Romagna, le Banche, la sofisticazione del cibo e l’Europa.
«Il filo conduttore di questa stagione è cercare di capire a fondo cosa siamo veramente e non come ci immaginiamo di essere – spiega all’ANSA il giornalista e conduttore -. Troppo spesso diamo la colpa di ciò che sta accadendo a qualcosa che viene da fuori, dobbiamo invece andare a cercare le ragioni di quello che stiamo vivendo all’interno della nostra società».
Non a caso la prima puntata sarà dedicata alle «morti di Stato», agli abusi che lo Stato nelle sue varie articolazioni infligge a cittadini che non sono nelle condizioni di potersi difendere. Dai nomi ormai diventati un simbolo come quelli di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Gabriele Sandri, si passerà a raccontare anche le storie dei meno conosciuti. «È da vicende come queste che si misura il grado di civiltà di una nazione – sottolinea Iacona -. Ascoltandole salta all’occhio il livello di impunità che esiste tra le forze dell’ordine e dello Stato, soprattutto se pensiamo a tutte quelle che invece non conosciamo, che non sono state rese note. Davanti a queste situazioni serve una risposta a livello politico, che inchiodi le persone alle proprie responsabilità e non permetta che ai processi si coprano a vicenda».
Iacona promette anche la prima inchiesta televisiva sul discusso metodo Stamina, da settimane all’attenzione dei media. «Si tratta di un argomento di grande interesse prima di tutto perchè coinvolge migliaia di persone e poi perchè ci porta dentro i meccanismi non sempre trasparenti che regolano i rapporti tra politica e scelte sanitarie e mette in evidenza come la voce della scienza in Italia conti molto poco». Secondo Iacona, «la televisione ha avuto un’enorme responsabilità nella vicenda Stamina, che praticamente nasce sullo schermo. Noi cercheremo di uscire dalla spettacolarizzazione e di capire ad esempio qual direzione sta cercando di prendere».
L’appuntamento con Presadiretta è ogni lunedì, fino al 24 marzo. «Il lunedì è una giornata difficile dal punto di vista televisivo. La concorrenza è tanta – ammette Iacona che dovrà vedersela tra gli altri con Piazzapulita su La7 -, ma noi cercheremo di convincere i telespettatori che scegliere noi è una buona scelta, più ricca. E non lavoriamo su una minestra riscaldata».