Esce sul web il nuovo video di Tante Anna, band formata da Alessandro Baronciani e Thomas Koppen: Iasu, tratto da “EP 2”.
Due Mini Ep, nel giro di un anno. Tre canzoni alla volta. I Tante Anna si stanno ritagliando lentamente un interessante spazio fatto di consensi e critiche positive attraverso i social network e gli sporadici concerti in giro per l’Italia.
Ad oggi sono uno degli esperimenti più affascinanti della musica indipendente virata al dark. Uno strano mix di emo, garage e dark sporcato di feedback e distorsione non controllata. È come se i Promise Ring avessero ascoltato 17 Re a sedici anni.
Chitarra e basso elettrici e batteria elettronica come i Sister of Mercy ma senza i loro testi gotici fatti di gargoile e cadaveri. Le canzoni dei Tante Anna parlano di storie finite male e amori andati peggio. Potrebbero venire in mente i Red Lorry Yellow Lorry degli esordi ma senza la batteria Roland che fa tanto anni ottanta.
Il loro sound è strano, stratificato e distorto anche nella batteria. In un brano mischiano lo shoegaze della chitarra con una batteria tonda e profonda alla Massive Attack e un cantato estraniante alla Christian Death. Sembra strano ma funziona tutto alla meraviglia.
I Tante Anna provengono dalla ondata wave della fervente scena pesarese. Alessandro Baronciani, chitarrista e cantante degli Altro nonché illustratore e fumettista e Thomas Koppen, bassista in più band della città, come i June and The Well e Seaside Postcard. Suonano da quasi tre anni, ma soltanto quest’anno hanno deciso di cominciare a farsi sentire e ascoltare.
E infatti il primo disco se l’è aggiudicato la attenta solo etichetta discografica milanese che stampa soltanto vinile. A breve, uscirà un disco split a metà, insieme ad un’altra importante band dark wave italiana: Havah forse la prima a reimpostare i canoni della musica dark-rock riattualizzandola all’estetica moderna.
2, il secondo mini-ep uscito nel giro di un anno è stato registrato un po’ alla volta durante l’estate da Enrico Liverani, e masterizzato da Paolo Rossi dello studio Waves di Pesaro, noto anche per le produzioni di Altro, Cosmetic, Soviet-Soviet, Be Forest e Brothers in Law. Lo potete trovare in download gratuito sul sito di Bandcamp o in tiratura limitata e serigrafia scrivendo direttamente alla band.
Il video Iasu è girato da Francesca Amati. Videoartista e regista, ha lavorato nel cinema per Virzì e Pontecorvo. Ha frequentato il corso di regia alla nuova università del cinema e della televisione a Roma ed è diplomata in pittura all’accademia di Urbino.
Info