By Andrea Scatolini on agosto 10th, 2012
Proprio come i diversi canti possono essere utilizzati per riconoscere le specie di uccelli, le strida che i pipistrelli utilizzano per ecolocalizzare le loro prede possono far identificare le diverse specie di chirotteri. Un team di ecologisti guidato da Gareth Jones dell’Università di Bristol ha pubblicato sul Journal of Applied Ecology la ricerca “‘A continental-scale tool for acoustic identification of European bats”‘ nella quale rivela di aver sviluppato a livello europeo uno strumento in grado di identificare i pipistrelli dai loro richiami di ecolocalizzazione.
Si tratta di un novo strumento online gratuito, chiamato iBatsID, che rappresenta un importante occasione per conoscere meglio e salvaguardare i pipistrelli, il cui numero negli ultimi 50 anni è diminuito drasticamente in Europa. Alla realizzazione dell’ iBatsID, chiamato più familiarmente “Holy bat detector!” hanno partecipato ricercatori di Zoological Society of London, University College London, University of Auckland e 9 altre istituzioni hanno lavorato insieme per catalogare i richiami di 34 specie diverse di tutta Europa, che anno parte dell’EchoBank, una “libreria” globale dell’ecolocalizzazione con oltre 200.000 richiami di pipistrelli. Questo ha permesso di analizzare i suoni e di assegnarli alle diverse specie.
A me sembra un pò complicato, comunque, questo è il link originale dove scaricare quello che serve:
https://sites.google.com/site/ibatsresources/iBatsID
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