Da qualche anno le organizzazioni crioniche non sono piu' solo ed esclusivamente un fenomeno americano. Esistono in Europa alcune reti di supporto crioniche, la piu' sviluppata delle quali e' quella britannica (qui il sito, dove troverete anche i link ad altre reti di supporto europee), ma quello che potremmo prosaicamente descrivere come immagazzinamento di lunga durata era solo possibile oltreoceano - almeno fino alla nascita, nel 2005, della KrioRus. Leggo ora, su Depressed Metabolism, che il mese scorso l'organizzazione crionica russa ha "ibernato" il proprio dodicesimo paziente (sulla stessa fonte leggo che gli "ibernati", o meglio, criopreservati, sono ormai piu' di 200, globalmente). Il resoconto dell'operazione, pubblicato dalla stessa KrioRus, da' un'idea degli innumerevoli problemi che devono essere risolti per arrivare a completare una sospensione crionica, la maggior parte dei quali di natura logistica. E' interessante notare, dal nostro punto di vista di europei occidentali, come il paziente non fosse in Russia al momento della "deanimazione", ma in Ucraina, e come questo non sia stato il primo paziente estero: KrioRus ha gia' criopreservato due altri pazienti ucraini, uno estone e uno olandese. Possiamo dire che l'organizzazione russa sia ormai una credibile alternativa alle americane Alcor e Cryonics Institute? Francamente non conosco la KrioRus sufficientemente a fondo per dare un giudizio, ma sicuramente si tratta di una possibilita' che chiunque sia interessato alla crionica dovra' esplorare. Quello che mi preoccupa sono le tendenze neo-zariste della Russia di Putin e la conseguente tendenza, da parte delle agenzie dello stato russo, di ignorare la legge quando fa' a loro comodo. In America, nonostante gli spesso pubblicizzati eccessi, la situazione legale mi sembra piu' sicura, come dimostrato dal fatto che la Alcor ha vinto tutte (se ricordo bene) le molte cause legali in cui si e' trovata coinvolta, alcune delle quali mosse da agenzie federali - a partire dal famoso caso di Dora Kent, nel 1988, fino ai problemi piu' recenti.
Vedi anche: un articolo della rivista della Alcor (Cryonics) su Kriorus: Cryonics in Russia (Pdf, page 16)
Immagine: il team per la sospensione crionica della KrioRus