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Ibuc o non ibuc?

Da Aquilanonvedente

libreriaIn queste ultime settimane nelle quali ho dovuto, se così possiamo dire, rivedere un po’ gli spazi di casa (ammetto che in questi anni mi ero un po’ allargato…), per rendere possibile il raddoppio della convivenza nella mia povera magione, mi sono accorto della quantità di libri che posseggo e di come siano ormai incompatibili con una vita civile di una famiglia civile in una casa civile.

Mi sono anche reso conto che ormai oltre la metà dei miei libri sta in cantina, sorvolando sul carico d’incendio di tale locale, ormai diventato un vero e proprio deposito di vita trascorsa.

Da mesi ho ormai smesso di comprare libri (a parte quelli della piccola), prediligendo la biblioteca per la narrativa spicciola. Discorso diverso per i saggi e i classici.

Ora però mi sono accorto che è necessario dare un taglio deciso alla carta e così ho deciso di deviare con decisione verso gli ebook.

Non è un passaggio così semplice e così indolore.

Quelli come me fanno parte della generazione della carta. Quando dobbiamo conservare la copia di un documento, facciamo una fotocopia, non una scansione da salvare sul pc. Teniamo ancora le agende cartacee. Preferiamo sfogliare, pensando che sia una parte integrante del leggere, il che non è vero.

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Qualche giorno fa ne parlavo con altre persone, una delle quali sosteneva che insistendo con la tecnologia i bambini perdono la manualità.

Balle.

Se venisse da noi un amanuense e ci trovasse a leggere un oscar mondadori, lo vedremmo inorridire nel vederci sfogliare un anonimo testo mal stampato e peggio rilegato, destinato a una breve vita nel caso in cui venisse utilizzato con una certa frequenza. Ci direbbe che i libri sono soltanto quelli scritti in bella calligrafia, su pergamena e rilegati come Dio comanda.

Si dice che la carta ha la sua funzione e soprattutto ce l’hanno le librerie.

Balle.

Sono stato proprio due giorni fa alla Feltrinelli della mia città: una anonima esposizione di best seller di scarso valore e di fondi di magazzino. Se anche avessi voluto acquistare qualcosa, sarei stato in serie difficoltà. E in questi luoghi i libri si pagano comunque di più rispetto a internet. E non forniscono nemmeno alcun servizio aggiuntivo: tempo fa cercavo un libro fuori catalogo e in libreria mi hanno risposto, appunto, che era fuori catalogo (ma questo lo sapevo anch’io). Peccato che poi l’abbia trovato su Amazon scontato del 60%.

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Insomma, per farla breve, ho deciso che per il futuro i miei acquisti saranno solo ebook, a parte alcune eventuali rarissime eccezioni, da motivare adeguatamente.

L’unico dubbio che mi rimane è se acquistare subito un lettore di ebook oppure se attendere l’acquisto del tablet (programmato per Natale).

Ma la strada è ormai tracciata…



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