Magazine Poesie
Le ombre precedono i passi. Riflettono il sole sull’asfalto di un marciapiede muto al sussulto, cieco all’orgoglio, sordo alla catarsi dell'artista figlio del vento. La testa rimane bassa e la mano sinistra gli accarezza la fronte, mentre si prepara a volare con le sue fragili ali. Più e più volte ha scavalcato il muro della vertigine, eppure sussurra ancora a quell’istinto d’Icaro di non fermarsi davanti al tremore. Di vendere ancora illusioni a chi è disposto a fermare la fretta e comprarle a basso prezzo. Muto, cieco, sordo anch’egli per quel tripudio di applausi che accompagnano i passi incerti, fin quando non cala la notte e rimane solo la luna. La luna soltanto, a ricordare le gesta di quel funambolo che sembrava accarezzare l’orizzonte tra le ombre dell’asfalto.