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Ich bin ein Berliner

Creato il 22 luglio 2011 da The Old Pink Room
Eccomi, sono tornata.
Sono stata via solo quattro giorni e mi sembra di essere rimasta in vacanza due settimane. E' questo il bello di partire, cambiare aria... basta poco e mi rigenero. Non perchè mi sia riposata, eh. Ho camminato, uh se ho camminato. E, come vi ho detto, ero con Madre. La quale, ad un certo punto di mercoledì, mentre io impazzivo guardando cartine e guida per capire dove saremmo dovute scendere dall'autobus, presa da un raptus di stanchezza, mi fa "Scendiamo qui" "Ma come scendiamo qui, con che criterio hai deciso che questa è la fermata giusta?" "Me lo sento". Bene. Ho preso in mano la situazione, ci siamo sedute di nuovo e ho trovato la strada. Un momento di follia passeggera. Un gelatozzo con la panna sopra ed è passato tutto.
Ich bin ein Berliner
Comunque, Berlino mi è piaciuta. Mi è piaciuta molto.
E' una città nuova, verde (c'è un parco enorme nel bel mezzo della città, Tiergarten), sicura - non ho mai avuto la sensazione che mi potessero derubare da un momento all'altro, cosa che a Barcellona per esempio mi succedeva di continuo - con relativamente poco traffico.
Poi... sono tedeschi. Sono organizzati. Sono puntuali. Sono ecologici.
Prendere i mezzi è proprio a prova di idiota, non si può sbagliare fermata o direzione. Io ho usato tutto, tram, metro, treno e autobus.
E ho visto cose. Uh se ne ho viste.

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La porta di Brandeburgo... ma che ve lo dico a fare?


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Il monumento alle vittime ebree in Europa


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Fernsehturm - la torre della televisione, alta 368 m


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Il tetto del Sony Center a Postdamer Platz


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Il muro


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Checkpoint Charlie

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L'interno della cupola del Reichstag


Ich bin ein Berliner

Vista dalla torre della televisione

Questa città mi ha impressionato perchè è densa di storia, ma così... nuova. La gente ha voluto abbattere quello che ricordava i terribili anni del muro e ricostruire tutto da capo. Beh, magari non tutto. La differenza tra l'est e l'ovest della città si nota ancora. E dove il muro non c'è più, è stata messa una doppia fila di pietre a ricordarne il perimetro.
Ovviamente ho visto tanto altro, oltre a quello che c'è nelle foto. Il Pergamon Museum, interessante e non troppo dispersivo; la nuova sinagoga (non entrateci, è un pacco l'interno); il museo della DDR - dove cercano di farti credere che vivere nella Germania dell'Est non era poi così male; il Museo del Muro - dove capisci invece che se la gente scappava verso ovest a nuoto attraverso il Mar Baltico o dentro alle valigie, un motivo doveva pur esserci; Alexanderplatz, con la sua Fontana dell'amicizia tra i popoli e l'orologio con l'ora di tutto il mondo; la fermata della metro Berlin Zoologischer Garten (non c'è niente di particolare, ma se avete letto "Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino", capirete che mi ha fatto una certa impressione essere proprio lì).
In realtà non ho solo visto cose. Ho anche mangiato e comprato cose. Ma di questo parleremo un'altra volta.

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