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Icone contemporanee, le donne di Antonio Matragrano

Creato il 07 maggio 2012 da Nicola Nicodemo
Icone contemporanee, le donne di Antonio Matragrano Icone contemporanee, le donne di Antonio Matragrano Nella letteratura le donne sono state grandi autrici e grandi protagoniste. Nell'arte sono sempre state e rimarranno le muse ispiratrici di artisti alla ricerca della loro essenza più intima, della fonte generatrice di vita e del loro ideale di bellezza. Antonio Matragrano, artista nato a Cosenza nel 1958, esprime attraverso le sue opere, l'idealizzazione della donna trasgressiva, provocante, che suggella a icona contemporanea al fine di divinizzarla. La si può definire provocazione contro la rigida morale dei costumi, oppure esaltazione - ma qui si arriva alla glorificazione - di una nuova figura femminile, che si afferma con prepotenza su riviste e mass-media, e che diventa fonte di desiderio per l'uomo. Ma in una società che accusa di erotismo e pornografia l'esibizione della bellezza, salvo poi servirsene per scopi di marketing, l'artista mette in evidenza come, dietro le forme sensuali e attraenti del corpo della donna, vi sia un misterioso mondo di valori, che egli deifica e dei quali tenta di carpire l'essenza.
Icone contemporanee, le donne di Antonio MatragranoQual è il confine tra volgare pornografia, celebrazione della bellezza ideale intesa come valore, e rispetto della dignità della donna? La donna è icona da ammirare, da celebrare. Non icona nell'esteriorità della propria bellezza, ma simbolo del valore, di fonte di vita, di dispensatrice di amore, di bene e di forza. La bellezza non deve essere motivo di lesione alla dignità della donna, anzi, deve esaltarne la potenza che la natura ha voluto donarle. 
Come in passato il "santino" era icona di religiosità e di valori cristiani, così oggi l'icona femminile, ornata da una aureola dorata, sostituisce il pantheon di dei. È a lei che si rivolge l'ammirazione, il desiderio e l'amore dell'essere umano.
Non c'è motivo per cui mostrare la bellezza femminile debba essere associato a pura e volgare ostentazione del sesso. Nella bellezza c'è intimità, sensualità, armonia, che non vanno demonizzate, ma - al contrario - sono purificate, divinizzate nelle opere dell'artista. Esse rappresentano la figura più primitiva, naturale, di una donna contemporanea, simbolo della nostra società del presente, che conserva ancora oggi valori che sono innati, primordiali.
Non voglio dilungarmi perché non so se sarei in grado di cogliere il giusto messaggio che l'artista intende trasmettere. Del resto il giudizio di un'opera d'arte è personale. Vi lascio dunque alle immagini dei quadri di Matragrano (alcune delle sue opere sono anche state selezionate nel 2009 dal regista Deorsola per il suo film "Vorrei vederti ballare").
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Qualche articolo per approfondire: Antonio Matragrano e le sue iconee contemporanee Il gioco delle aureole nelle icone di Antonio Matragrano Antonio Matragrano, il Basquiat dei Santi

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