Siamo, da tempo, nella società della conoscenza, dell'informazione e della comunicazione iconica. Gli elementi visivi sono parte sempre più rilevante nella diffusione dei contenuti e delle informazioni, basti pensare alla diffusione, agli usi ed agli abusi delle infografiche.
Deve essere partendo da questa constatazione che ieri il "The Washington Post" ha lanciato "Topicly", un nuovo modo di consumare l'informazione creato per gli utenti interessati a scoprire contenuti visivamente.
Topicly è alimentato da una tecnologia proprietaria per dare agli utenti notizie tempestive che gli editor del WashPost pensano possano essere d'interesse per i i lettori. Tutti i contenuti giornalistici [storie, blog, foto, video] vengono aggiornati ogni 15 minuti, gli argomenti sono stabiliti in tempo reale in base al contenuto. Maggiori sono i contenuti pubblicati su un determinato argomento più alto è il tema viene visualizzato sul display.
Tramite la barra in alto a destra, gli utenti possono aprire un menu per visualizzare gli argomenti nella vista elenco. Vedranno un numero che indica quanti pezzi di contenuti sono stati pubblicati nelle ultime 72 ore su un determinato argomento. E' stato costruito come un prodotto "mobile-first" ma è possibile visualizzarlo anche da desktop, da PC.
Secondo quanto riportato da Adweek, cliccando su uno qualunque dei pezzi, degli articoli, i lettori saranno comunque portati al sito del "The Washington Post , in modo che il giornale sarà ancora in grado di contarli come visite on-line ed eventualmente tentare di obbligarli a pagare se si imbattono contro nuovo paywall del Post nel processo.
Topicly ha un proprio formato di annunci, e, come con molti nuovi prodotti pubblicitari del quotidiano statunitense ed altri editori lanciati ultimamente, questo è nativo per l'ambiente editoriale. Gli inserzionisti appaiono nello stesso formato come i temi informativi ed utilizzano lo stesso layout per condividere storie, immagini e contenuti sociali. Lo sponsor del lancio ufficiale è Land Rover [andatelo a guardare, vale la pena garantisco].
Evoluzione commerciale di quanto realizzato dal designer parigino Sylvain Boyer, segnalato in questi spazi a marzo, fortemente orientata ai click ed alle pagine viste, decisamente meno al coinvolgimento ed al tempo speso sul sito, confermerebbe l'ipotesi di lavoro di Mattew Ingram secondo il quale i giornali online non possono sopravvivere senza benefattori o le gif animate dei gatti [e tutte le possibili varianti sul tema].
Insomma, come si sarà capito, a mio avviso, se certamente ci sono dei concetti interessanti in Topicly mi pare che siano più gli svantaggi che i vantaggi apportati dalla realizzazione. Se sono questi i primi risultati dell'ingresso di Jeff Bezos il resto del cammino non lascia sperare molto di buono per l'informazione online.
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