L’Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo (ICS) di Alessandria rischia grosso. I vertici della cooperativa- che vede al suo interno anche la collaborazione della Provincia di Alessandria, del Comune di Alessandria, Castelnuovo Scrivia, Novi Ligure, Ovada e Valenza- hanno infatti comunicato la loro preoccupazione stamane, annunciando l’imminente chiusura ( prevista per il 25 marzo 2011) dettata dalla Legge Finanziaria di quest’anno. Un destino che, oltre a preoccupare la dirigenza ed i collaboratori da più di vent’anni impegnati nella cooperativa, mette seriamente a rischio i progetti umanitari all’ estero in attuale svolgimento.
L’ICS, che nel 2009 ha sostenuto attività per il valore di 2 milioni di euro e contributi da parte di enti soci di oltre 120 mila euro, potrebbe dunque chiudere i battenti tra pochi giorni nonostante si trovi in piena attività ed abbia fornito, in passato, un sostegno fondamentale a Paesi in via di sviluppo un pò ovunque nel globo, dall’Afghanistan alla Cambogia, dall’Argentina a Cuba, dalla Romania a Capo Verde; e poi Nicaragua, Bulgaria, Palestina, Mozambico, Marocco e Turchia.
Inventrice e promotrice dell’arcinota manifestazione sportiva StrAlessandria, la cooperativa ICS vede nel suo organico decine e decine di collaboratori, volontari, mediatori, dipendenti ed amministratori sostenuti anche dal contributo di istituzioni, aziende pubbliche, settore imprenditoriale, mondo accademico e società civile.
Ora si corre ai ripari per salvare la baracca e si chiede alle istituzioni ed ai soci che finora hanno sostenuto ICS di concedere una proroga che dia continuità all’azione dell’istituto fino al 22 novembre 2011, in modo da poter formulare nuove norme amministrative per garantirne la sopravvivenza. E qualcosa già lo si potrà sapere domani, quando la Giunta Fabbio si riunirà in un consiglio comunale dedicato proprio a questa situazione. L’amministrazione consentirà questa preziosa proroga di otto mesi? Questione di ore e si saprà.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake