La città notturna. Vuota, desolata, senza traffico. Le stazioni della metro deserte e i luoghi di transito svuotati. Nel silenzio, l’occhio umano scorge il paesaggio urbano, percependone la dimensione prospettica. Linee diagonali, architetture e punti di fuga attraverso le strade, portano il nostro sguardo verso un viaggio in una nuova connotazione spaziale e temporale. A condurci in questa avventura è la fotografa Tiziana Bellanova con il progetto “Luci nella notte”. Progetto che è frutto dei suoi studi sul rapporto tra identità e spazio urbano nelle metropoli europee.
Nel buio della notte infatti, gli spazi svuotati dalla loro quotidiana funzione, rivelano un’identità sospesa nella quale nulla avviene e tutto può avvenire. Sono luoghi di attesa e di inaccessibilità, in cui anche la figura umana, quando è presente, sembra estranea rispetto allo spazio circostante. Nel vuoto, l’essere umano rivela la sua fragilità, la sua piccolezza rispetto alla metropoli in cui vive.
Luci nella notte è un progetto intenso e altamente comunicativo. Guardando le immagini di Tiziana Bellanova riesci ad entrare nel cuore della città e a sentirti per un attimo perso. Smarrito nel vuoto e schiacciato dall’imponenza e a volte dalla bellezza dell’architettura che ti circonda, ma allo stesso tempo finalmente libero. Per un attimo infatti, puoi gustare appieno ciò che ti circonda, il silenzio, i dettagli, i rumori e sentirti padrone dello spazio. Per un attimo però, prima che sorga l’alba e la città si risvegli riproponendo il suo tram tram quotidiano.