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“Identità plurime, identità negate. Diaspore territoriali” a Sguardi Altrove Film Festival

Creato il 13 marzo 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Registe e artiste da tutto il mondo a Milano per la XXII edizione di Sguardi Altrove International Film Festival, la rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, che torna dal 20 al 28 marzo 2015 in diversi spazi con un ricco calendario di anteprime, proiezioni, incontri, mostre e workshop. Sono cento i film presentati quest’anno con il 60% di anteprime italiane, il cui cuore pulsante è rappresentato dai lavori delle donne ma con spazio anche per la regia maschile.

Identità plurime, identità negate. Diaspore territoriali”, questo il tema dell’edizione 2015 che, in continuità con il passato, ma anche nell’intento di approfondire problematiche proposte nelle precedenti edizioni, farà da fil rouge alle molteplici attività e sezioni del Festival. Una riflessione che verte da un lato sul concetto di identità plurime, identità complesse in transito che veicolano tratti e segni distintivi di culture diverse, in continuo divenire. Dall’altro, sull’idea stessa di identità negate, problema di urgente attualità legato alle diaspore territoriali, ai dislocamenti e re-insediamenti, ma anche ai respingimenti che vedono in varie parti del mondo popoli, etnie, gruppi sociali costretti a una mobilità forzata, fuori o dentro i propri stessi confini, culturali e/o geografici.

Organizzato dall’Associazione Sguardi Altrove-Donne in Arti Visive con la direzione artistica di Patrizia Rappazzo e forte della presenza sempre più significativa delle istituzioni e di vari partner, il festival si svolgerà quest’anno tra lo Spazio Oberdan, il Cinema Beltrade, la Casa dei Diritti e l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare.

Film di apertura del festival sarà Ghesseha (Tales) della regista Rakhshan Banietemad (venerdì 20 marzo ore 21.15, Spazio Oberdan), icona del cinema iraniano, premio per la migliore sceneggiatura alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, che racconta la quotidiana sopravvivenza di persone che vivono nei quartieri popolari di un Iran povero, a tratti violento, dalla burocrazia malfunzionante, alle prese con disoccupazione e arresti, e sempre in lotta per ottenere i propri diritti.

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Ricchissimo il programma delle tre sezioni competitive – nucleo centrale del festival – aperte esclusivamente ai film a regia femminile. I film di ogni sezione concorrono a un premio in denaro (2500 euro al miglior lungometraggio; 1500 euro al miglior documentario; 1000 euro al miglior cortometraggio).
Un ulteriore premio speciale sarà consegnato per questa edizione dalla componente femminile del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici al miglior documentario della sezione Le donne
Raccontano; mentre un premio del pubblico sarà assegnato al film che riceverà più like sulla pagina Facebook del festival. Parte del pubblico votante selezionato attraverso un sorteggio, avrà la possibilità di partecipare alla serata di premiazione.

Nel concorso internazionale lungometraggi Nuovi Sguardi [a cura di Nicola Falcinella, Patrizia Rappazzo], in programma le anteprime italiane di: Ben Zaken della regista israeliana Efrat Corem (Domenica 22 marzo Spazio Oberdan ore 21:00), presentato all’ultima edizione del Festival di Berlino; The blue wave di Zeynep Dadak e Merve Kayan (Martedì 24 marzo Spazio Oberdan ore 22:30), parabola agrodolce sull’incertezza e la voglia di libertà di una giovane ragazza turca, vincitore come miglior film e miglior sceneggiatura all’Antalya Golden Orange Film Festival, fondamentale appuntamento per il cinema turco; Nine days and one morning di Vera Storozheva (Lunedì 23 marzo Spazio Oberdan ore 21.30), una storia che parla di adozione in una Russia senza glamour; Vecchi pazzi della regista elvetica Sabine Boss (Sabato 21 marzo Spazio Oberdan ore 22:30), ospite del festival, con protagoniste note attrici della scena contemporanea, quali la vedova di Giorgio Strehler Andrea Jonasson e Lucia Mascino, vincitore dello Swiss Film Prize come miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attore e migliore attrice; e Seguir viviendo di Alejandra Sanchez (Venerdì 20 marzo Spazio Oberdan ore 17:00), che si colloca nel momento d’oro della cinematografia messicana. Completano la sezione, Amori e metamorfosi di Yanira Yariv, una coproduzione franco-italiana sull’identità di genere nella società contemporanea partendo dalle “Metamorfosi” di Ovidio (Venerdì 27 marzo Spazio Oberdan ore 19:45), presentato all’ultimo festival di Locarno; L’année prochaine di Vania Letruq (Sabato 28 marzo Spazio Oberdan ore 16:30), storia dell’amicizia fra due diciassettenni in fuga verso Parigi; e Drevo esordio al lungometraggio della slovena Sonja Prosenc (Mercoledì 25 marzo Spazio Oberdan ore 20:45), su una famiglia costretta a vivere una situazione tragica in seguito a un incidente.

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Il concorso internazionale documentari Le Donne Raccontano [a cura di Sergio Di Giorgi, Barbara Sorrentini, Stefania Scattina] presenta uno sguardo sul mondo contemporaneo attraverso otto lavori. In anteprima italiana: Bintou della tedesca Simone Catharina Gaul (Martedì 24 marzo Cinema Beltrade ore 22:00), in concorso al Docudays UA International Documentary Human Rights Film Festival 2014, storia di una giovane donna nel Burkina Faso divisa tra sogni professionali e la sua realtà di madre; The mulberry house della regista scozzese yemenita Sara Ishaq (Lunedì 23 marzo Cinema Beltrade ore 20:00), passato all’ultimo International Documentary Film Festival di Amsterdam, che tratta dello scontro tra generazioni e tra donne e uomini sullo sfondo della guerra civile yemenita; Tito’s glasses di Regina Schilling (Lunedì 23 marzo Cinema Beltrade ore 22:00), in programma nella sezione “LOLA” allo scorso Festival di Berlino, nel quale un’attrice rievoca la storia della sua famiglia e della ex Jugoslavia. Mentre in anteprima assoluta saranno presentati: A taxi with a view della milanese Barbara Nava (Martedì 24 marzo Cinema Beltrade ore 20:00; 24, 25, 26 marzo Spazio Oberdan ore 10:00), che sarà presente alla proiezione, girato a Gerusalemme e nei territori palestinesi, che, attraverso le chiacchiere di tutti i giorni tra i tassisti e i loro clienti, descrive la mancanza di libertà di movimento nell’area e i tentativi della gente comune di aggirare le barriere, sia fisiche sia politiche e psicologiche, condizione umana che sfocia spesso nell’ ”assurdo”; Scarti di Alessandra Cataleta (Giovedì 26 marzo Cinema Beltrade ore 22:00), film nato dal montaggio del materiale girato (e in parte scartato) durante le riprese di una famosa serie di documentari per la tv; e Gorod solnka (The city of the sun) di Daria Orkhan (Martedì 24 marzo Cinema Beltrade ore 22:00), dove, sullo sfondo di San Pietroburgo, si intrecciano le storie di tre persone molto differenti tra loro, ognuna delle quali prova a cambiare qualcosa nella città e nel mondo. Infine, chiudono il programma dei documentari, l’anteprima europea di Bering. Equilibrio Y Resistencia della nota fotografa messicana Lourdes Grobet (Giovedì 26 marzo Cinema Beltrade ore 20:30), che segue da vicino un gruppo di persone che vivono nello stretto di Bering, sul confine immaginario tra Alaska e Siberia, mostrando immagini straordinarie, che trascendono i limiti del documentario etnografico e ritraggono una comunità che lotta per preservare la sua cultura; e Lavoratrici della scrittrice e filmmaker Alessia Di Giovanni (Giovedì 26 marzo Cinema Beltrade ore 22:00), che sarà presente alla proiezione, ambientato a Lecce, dove le molestie sul luogo di lavoro sono all’ordine del giorno, e segnano ferite che affondano nella necessità, in bilico tra bisogno e
dignità.

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Il concorso internazionale cortometraggi Sguardi (S)confinati [a cura di Tiziana Cantarella, Giulia Ghigi e con la collaborazione di Benedetta Malacrida, Bianca Badialetti] dedicato alla produzione più giovane legata ai temi più caldi dei nostri giorni, propone una ricchissima selezione di opere provenienti da tutto il mondo. Diciotto sono i film in concorso quest’anno per una panoramica d’eccellenza sulla libertà narrativa e stilistica che contraddistingue in particolar modo il linguaggio dei cortometraggi. Fra questi si segnalano le due anteprime mondiali provenienti dalla Spagna: La mujer asimmetrica di Ana M. Ruiz la cui protagonista ricorda l’intensa Gloria del film omonimo di Sebastián Lelio e Seiscientos commedia surreale della pluripremiata regista Rebeca Dìaz. Mentre tra le italiane in concorso, da non perdere Ahlem di Alessandra Pescetta, opera che esplora il tema dell’immigrazione; l’anteprima europea di Driving With Monologue di Roberta De Paoli e Zima di Cristina Picchi, corto premiato al Festival di Locarno 2013 e nominato come Miglior Cortometraggio agli European Film Awards nello stesso anno.

Accanto ai concorsi competitivi, il Festival ospiterà come sempre delle sezioni non competitive aperte anche ai film a regia maschile. Tra queste spiccano tre finestre di approfondimento sul tema ispiratore di questa edizione:
– il FocusL’IDENTITA’ MULTIFORME. Figure femminili, case e famiglie nella complessità del Medio Oriente” [a cura di Maurizio De Bonis, Sergio Di Giorgi] con il patrocinio e il sostegno dell’Ambasciata Israeliana, che propone otto titoli dell’ultimo decennio con quattro opere inedite di cui due in anteprima italiana. Si parte con Heritage (Inheritance), esordio alla regia della nota attrice palestinese Hiam Abbas (Venerdì 20 marzo Spazio Oberdan ore 19:00), presentato alle Giornate degli autori a Venezia nel 2012; segue la prima italiana di Dancing Arabs del cineasta israeliano Eran Riklis (Giovedì 26 marzo Spazio Oberdan ore 21:45), opera acclamata all’ultimo Festival di Locarno; e sempre in prima italiana Self Made secondo lungometraggio di Shira Geffen già “Camer d’Or” a Cannes 2007 per Meduse diretto con il marito, il celebre scrittore Edgar Keret (Mercoledì 25 marzo Spazio Oberdan ore 18:30), presentato alla Settimana della Critica di Cannes 2014, un film toccante che affronta temi diversi come la guerra, l’identità e il mondo dell’arte. La proiezione sarà preceduta da un incontro con la regista Shira Geffen e il direttore della fotografia Ziu Berkovich moderato dai curatori del focus, Maurizio De Bonis e Sergio Di Giorgi. In programma inoltre: Ana Arabia di Amos Gitai (Venerdì 26 marzo Spazio Oberdan ore 15:00), girato in un unico piano sequenza, racconta la vita di una piccola comunità “mista” di ebrei e arabi, che vivono in una sorta di “terra di mezzo”, al confine fra Tel Aviv sud e Bat Yam; Villa touma (Sabato 21 marzo Spazio Oberdan 21:00; 24, 25, 26 marzo Spazio Oberdan ore 10:00), esordio alla regia della palestinese Suha Arraf, già sceneggiatrice del regista israeliano Eran Riklis; e tre titoli dei fratelli Ronit e Shlomi Elkabetz, Shiva (Seven days) (Mercoledì 25 marzo Spazio Oberdan ore 22:30), Velakahta lekha isha (To take a wife) (Mercoledì 25 marzoSpazio Oberdan ore 17:00), Premio del pubblico alla diciannovesima Settimana della Critica di Venezia 2004, e Gett, The trial of Viviane Amsalem (Viviane) (Domenica 22 marzo Spazio Oberdan ore 15.00).

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– la Finestra sull’Australia [con la collaborazione di Silvana Tuccio e dell’Ambasciata d’Australia], che affronta il tema delle migrazioni italiane e non solo nell’Australia di ieri e di oggi e che vanta il patrocinio dell’Ambasciata Australiana. La maggior parte dei titoli di questa sezione proviene dall’archivio del Monash University Prato Centre, la più prestigiosa istituzione accademica australiana presente in Europa, con sede italiana a Prato, e sono stati selezionati in collaborazione con la storica e critica Silvana Tuccio. Fra questi, si segnala The Spag di Giorgio Mangiamele, Arrivederci Roma di Geoffrey Wright, Spaventapasseri di Luigi Acquisto e due titoli del regista Franco di Chiera che sarà ospite del festival insieme all’attrice italo australiana Carmelina De Guglielmo, The Joys of the Women e Big Mamma’s Boy che vede come protagonista proprio la De Guglielmo. In programma anche dei cortometraggi-ritratti di italiani emigrati in Australia, presentati in anteprima assoluta, inclusi in Italian Dreamtime, un progetto cross mediale che sullo spunto di un diario di viaggio di Pasolini del 1959 – La lunga strada di sabbia – racconta l’emigrazione tricolore in Australia, utilizzando le piattaforme social (Facebook, Twitter, Instagram e il sito ufficiale del progetto). Le proiezioni saranno seguite da un concerto di didgeridoo con Fiorino Fiorini e da un approfondimento su come intraprendere un percorso di studio, lavoro e trasferimento in Australia con Jacopo Corona, Aristide Maina, Valeria Carola Vitale. La sezione si completa
con una serie di opere di giovani autori australiani che capovolgono la prospettiva del concetto di migrazione, come il documentario di David Vadiveloo, Voices from the Cape, su una comunità di indigeni della remota Australia.

- Terra madre: proiezioni e incontri sul tema Expo 2015 [a cura di Stefano De Marchi] sezione speciale dedicata all’esposizione universale che aprirà i battenti il prossimo primo maggio nel capoluogo lombardo e affronterà i temi di un’alimentazione ecosostenibile e della necessità di nutrire il Pianeta sul quale viviamo. Tra i titoli più significativi Arboraceous di Natasha Bishop, Abalimi di Marysia Makowska e Vite di collina. Storie di agricoltura dalla Collina Torinese di Paolo Casalis, un piccolo documentario che racconta due esperienze italiane simili e al contempo opposte.

Completano il programma delle sezioni non competitive a regia mista:
Sguardi Incrociati [a cura di Patrizia Rappazzo, Barbara Sorrentini]: visioni trasversali sul cinema italiano indipendente, che include lavori come 1893. L’inchiesta di Nella Condorelli, con musiche originali di Massimo Zamboni, viaggio cinematografico in una pagina dimenticata della nostra storia, tratta dall’inchiesta realizzata nel 1893 da un giornalista veneto a dorso di mulo sulle strade di una Sicilia sconosciuta; Qualcosa di noi di Wilma Labate, sulla creazione artistica e la mercificazione del corpo, passato all’ultimo Torino Film Festival (dopo la proiezione la regista sarà presente in collegamento via skype); Come il peso dell’acqua, sull’epopea “dal basso” degli immigrati in Italia che il regista Andrea
Segre ha realizzato con Stefano Liberti, Giuseppe Battiston e Marco Paolini; Eco de Femmes – The echo of new economy di Carlotta Piccinini, che sarà presentato in collaborazione con ceCINEpas, storia di sei donne, dei loro sogni e di una battaglia per l’emancipazione attraverso il lavoro nelle aree rurali di Marocco e Tunisia;

Diritti Umani, oggi [a cura di Sergio Di Giorgi]: sezione internazionale che propone una selezione di documentari sulle violazioni dei diritti umani in tempo di pace e in tempo di guerra nel mondo. Tra questi si segnala la proiezione all’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, in collaborazione con la trasmissione radiofonica a cura di Barbara Sorrentini “Vogliamo anche le rose” e con Amnesty International – Sezione italiana di Terra di transito, il docufilm di Paolo Martino che affronta il tema delle migrazioni in Italia e in Europa a partire dal racconto di Rahell Ali Mohamed, rifugiato bambino dall’Iraq in Siria e poi costretto ad abbandonare anche la sua seconda terra (Mercoledì 25 marzo ore 21). In sala discuteranno con il pubblico dopo la proiezione, il regista, il protagonista Rahell Ali Mohammad e il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury. E sempre in collaborazione con Amnesty International – Sezione italiana (mercoledì 25 marzo alle 17, Spazio Oberdan) la proiezione di Young Syrian Lenses, progetto indipendente dei filmmaker Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti sui media attivisti siriani, girato nella città di Aleppo da anni sotto assedio, entrambi gli autori saranno presenti alla proiezione insieme al portavoce nazionale di Amnesty Riccardo Noury;

Omaggio alla città di Milano: proiezione dei 7 short film inclusi nel progetto Brand Milano, e incentrati su altrettanti luoghi/simboli della città di Milano. Il progetto è stato realizzato da Consorzio Colto e Comune di Milano, Settore Politiche del Turismo e Marketing Territoriale, in vista della realizzazione di un archivio iconografico della città in ambito di promozione internazionale e per tutte le iniziative del Comune in ambito Expo. Completa l’omaggio al capoluogo meneghino, Four giants in Milan un film di Pino Farinotti per la regia di Andrea Bellati, su quattro giganti della storia della cultura, Leonardo, Napoleone, Stendhal, Hemingway, che nel corsodella loro vita “occuparono” Milano.

Digidanza [a cura di Tiziana Cantarella]: sezione internazionale dedicata alla video danza.

Sezione dedicata alle scuole [a cura di Bianca Badialetti]: alcune delle più importanti scuole di cinema italiane, tra cui la Civica Scuola di Cinema Milano, il Centro Sperimentale della Cinematografia di Roma e lo IED (Istituto Europeo del Design), presenteranno una serie dei loro ultimi lavori, fra i quali segnaliamo l’anteprima assoluta di Milano città d’acqua realizzato dagli alunni della Civica Scuola di Cinema con materiali d’archivio.

Proiezioni alla Casa dei Diritti: in collaborazione con l’Assessorato alle politiche sociali del comune di Milano, presentazione di film che affrontano tematiche spesso scomode e di forte impatto sociale, quali Passo a Due di Teresa Iaropoli, storia di due ottantenni compagne di tante avventure per oltre quarant’anni; e Emergency Exit – Storie Di Giovani Italiani All’estero di Brunella Filì, presente alla proiezione, film sui giovani italiani che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero e inseguire il sogno di un futuro migliore. Sempre alla Casa dei Diritti, il 23 marzo alle 18, sarà presentata in collaborazione con il CETEC – Centro Europeo Teatro e Carcere, la lettura scenica “Le Donne invisibili. Atto Primo” di Egle Di Giorgio

Mestieri del cinema: sezione dedicata agli artigiani del cinema, in cui sarà proiettato il documentario Handmade Cinema di Guido Torlonia, realizzato con la preziosa collaborazione della giornalista
cinematografica Laura Delli Colli – ospite del festival in veste sia di giurata sia di rappresentante del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici che assegnerà un premio al miglior documentario – che racconta di tutti coloro che con un paio di forbici, un ago, un martello, un cacciavite, un pettine, un pennello da trucco o da pittore, costruiscono scenografie, costumi d’epoca, invecchiano un attore, lo trasformano in un personaggio, rendono perfetta la costruzione di una storia e i suoi dettagli, pompano sangue al cuore del set trasformando il sogno in realtà.

TAVOLA ROTONDA ‘SULL’AUSTRALIA. OLTRE IL CINEMA’ Alla tavola rotonda sulle migrazioni in Australia saranno presenti la storica e critica Silvana Tuccio, autrice del libro Sguardi Australiani, e Franco di Chiera regista di Big Mama’s Boys, con l’attrice protagonista del film, Carmelina De Guglielmo. Durante l’incontro saranno proiettate una serie di fotografie, con l’obiettivo di mostrare un luogo dalle prospettive sterminate dove luce e colori si confondono e le immagini dei giovani migranti si inscrivono nel contesto del continente nuovissimo, ultimo approdo delle nuove generazioni provenienti da tutto il mondo. In aggiunta, sul sito del Festival, ci sarà uno spazio in costante aggiornamento, dedicato ai video e ai racconti in diretta dall’Australia.

TAVOLA ROTONDA “IL CINEMA DELLE DONNE IN ITALIA E IN EUROPA” In programma venerdì 13 marzo alle 16 la tavola rotonda “Il cinema delle donne in Italia e in Europa” [a cura di Sara Maestro], presso il Parlamento Europeo Ufficio di Milano, con sede al Palazzo delle Stelline (Corso Magenta 59). Una conversazione aperta sul ruolo delle donne nell’industria cinematografica che prende spunto dai dati raccolti nella ricerca a cura della direzione generale per il Cinema,  WOMEN’S PLACE IN TODAY’S ITALIAN FILM INDUSTRY, realizzata da Iole Maria Giannattasio e Federica D’Urso nel corso del 2014. Saranno presenti: Laura Bispuri (Regista), Federica D’Urso (Media Analyst), Lara Fremder (Sceneggiatrice e regista), Emanuela Martini (Critica cinematografica e Direttrice del Torino Film Festival), Morena Menegatti (Responsabile Comunicazione, Girl Geek Dinners Milano), Paola Paoli (Direttrice del Festival Internazionale Cinema e Donne di Firenze), Daniela Persico (Programmer e critica cinematografica), Patrizia Rappazzo (Direttrice di Sguardi Altrove Film Festival), Tiziana Vettor (Direzione Scientifica, Centro Interdipartimentale per gli Studi di Genere – ABCD, Università Milano Bicocca) e Laura Zagordi (Direttrice della Civica Scuola di Cinema di Milano). Coordina Sara Maestro.

EVENTI SPECIALI
Il programma di Sguardi Altrove Film Festival include numerosi eventi speciali di rilievo:
- 21 MARZO IN RICORDO DI ALDA MERINI: In ricordo di Alda Merini, nata proprio il 21 marzo, sarà presentato in collaborazione con la compagnia CETEC Dentro/Fuori San Vittore, un omaggio alla grande poetessa recentemente scomparsa, dal titolo ‘Sona nata il 21 marzo a primavera’.

- 24 MARZO TRENTANOVESIMO ANNIVERSARIO DEL GOLPE DEI GENERALI ARGENTINI: per non dimenticare le ferite ancora aperte della tragedia dei desaparecidos dell’America Latina, Sguardi Altrove ripropone all’interno della sezione “Diritti umani”, Nietos (Identidad y Memoria) di Benjamin Avila (Martedì 24 marzo Spazio Oberdan 16:45), regista anche del noto Infancia clandestina (2011), documentario del 2004 sull’instancabile lavoro delle Abuelas de Plaza de Mayo (Nonne della Piazza di Maggio) che in quasi trentotto anni di attività ha permesso la restituzione alle loro famiglie di origine di 116 bambini sottratti brutalmente ai desaparecidos. Il film sara presentato da Alejandro Librace, esperto di cinema argentino che collabora da anni con le “madres” e le “abuelas” degli scomparsi argentini. A seguire, sarà proiettato in anteprima milanese Fresia (2013), di Corrado Punzi (prodotto anche da Marco Bechis) storia di una donna cilena che ha dedicato la sua vita alla ricerca del marito Omar Venturelli – un uomo di origini italiane scomparso in Cile nel 1973, poco dopo il colpo di stato – e che dopo 36 anni di impunità, è riuscita a trovarsi in un tribunale italiano faccia a faccia con il militare ritenuto responsabile di aver torturato e ucciso suo marito.

27 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE TEATRO. In occasione della Giornata Internazionale di Teatro saranno presentati tre lavori al confine tra cinema e teatro: un’inedita performance intermediale, con immagini rubate dal documentario Da dentro a fuori San Vittore Globe Theatre che vede in scena le artiste dell’associazione Orbite Fuori Centro e del gruppo artistico del CETEC – Centro Europeo Teatro e Carcere (che comprende anche attrici ex detenute), a cui seguirà un incontro con le registe e Donatella Massimilla, presidente del CETEC (Spazio Oberdan ore 16:30); la proiezione del film della sezione “Sguardi Incrociati” Il Viaggio di Kalibani di Alessandro De Michele (Venerdì 27 marzo Spazio Oberdan ore 16:45), presente alla proiezione, racconto di un gruppo teatrale berlinese che vede impegnati sulle scene persone di diversa estrazione sociale con handicap fisici o mentali; e in collaborazione con Biografilm Festival e I Wonder Pictures, la presentazione del pluripremiato Dangerous act starring the unstable elements of belarus di Madeleine Sackler (Venerdì 27 marzo Spazio Oberdan ore 18:30), incredibile lavoro sui membri del Belarus Free Theatre, compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché “sovversiva”, realizzato con immagini rubate e interviste che sfidano la censura, a confermare la credenza che il potere dell’arte e la speranza possano cambiare il mondo.

TRE MOMENTI DEDICATI ALLA MUSICA: la proiezione in prima assoluta di Una Storia di jazz, video ritratto a cura di Valerio Finessi su Gaetano Liguori, il grande pianista milanese noto oltre
che, per le sue indiscutibili doti di musicista, anche per l’impegno politico che lo accompagna fin dagli anni ’70 che si esibirà dopo la proiezione (Martedì 24 marzo Spazio Oberdan ore 20:00); a seguire, sempre nello stesso giorno, la presentazione del libro Confesso che ho suonato di Gaetano Liguori per Skira Editore; chiude la sezione dedicata alla musica, il concerto di Kaballà, omaggio alla Sicilia nel cinema tra canzoni, video e reading letterario con l’accompagnamento del chitarrista Massimo Germini, a cui seguirà la
proiezione di Gesù è morto per i peccati degli altri documentario di Maria Arena (della sezione Sguardi Incrociati), una sorta di viaggio nell’umanità e nella spiritualità di un gruppo di trans siciliani e della
loro quotidiana battaglia di dignità (Sabato 28 marzo Spazio Oberdan ore 19:00).

OMAGGIO A MINA: in occasione del compleanno della grande artista italiana (25 marzo), proiezione di Donne nel mito – Mina un documentario di Marco Spagnoli (Domenica 22 marzo Spazio
Oberdan ore 17:00), ricco di preziosi materiali di repertorio tratti dagli archivi Rai e Istituto Luce, che ne ripercorre la vita e la carriera attraverso ripercorre attraverso le interviste esclusive a Danilo Rea – pianista e accompagnatore dell’artista – e Antonello Falqui – autore dei più importanti varietà ai quali Mina ha partecipato. Ad arricchire l’evento, il lancio del volume omonimo, parte della collana di monografie “Donne nel mito” edita da Gremese, una serie di libri dedicati a celebrare le grandi donne che hanno saputo toccare i
cuori e suscitare l’ammirazione del mondo: Raffaella Carrà, Anna Magnani, Coco Chanel, Edith Piaf, Maria Callas, Sophia Loren, Brigitte Bardot e Mina. Il volume sarà nelle principali librerie dalla fine di marzo.

FONDAZIONE VERONESI: una serata in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi a sostegno della ricerca sul tumore al seno e del progetto PINK IS GOOD, che include un incontro con esperti tra cui lo stesso prof. Umberto Veronesi, e la proiezione di Allacciate le cinture, film del 2014 diretto da Ferzan Özpetek, che parteciperà all’iniziativa (Giovedì 26 marzo ore 19:00).

- CINEMA E FORMAZIONE [a cura di Benedetta Malacrida, Michela Facchinetti, Milano Film Network]: Milano Film Network in collaborazione con Sguardi Altrove Film Festival propone tre momenti di approfondimento sul cinema a regia femminile dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Milano e provincia. Martedì 24, Mercoledì 25 marzo e Giovedì 26 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 13.30, presso lo Spazio Oberdan verranno infatti presentati in visione agli studenti il lungometraggio Villa Touma e il documentario A taxi with a view: due opere che pongono particolare attenzione alla figura femminile nelle culture medio-orientali e ai temi della libertà di movimento fuori o dentro i propri confini culturali e geografici. La proiezione dei film sarà accompagnata dall’incontro e confronto con esperti di cultura cinematografica, diritti umani e formazione.

Completa il programma della formazione ai più giovani, TRUCCO & PARRUCCO, un laboratorio di cinema di animazione con plastilina, dedicato a bambini e ragazzi, dai 5 agli 11 anni di età, che avrà luogo domenica 22 marzo, dalle ore 15 alle ore 17, presso Laboratorio DAGAD in Fabbrica del Vapore, in via Procaccini 4 a Milano (info e iscrizioni su http://www.milanofilmnetwork.it/formazione.php).

OGNI LEGAME È UNA LIBERA SCELTA: Sguardi Altrove proietterà in più date il nuovo lavoro di Titta Cosetta Raccagni de “Le Ragazze del porno”, Ogni legame è una libera scelta, uno spot contro la violenza sulle donne e contro ogni violenza, tema da sempre caro al festival e ripreso in quasi tutte le edizioni. (Venerdì 20 marzo Spazio Oberdan ore 21:15; Sabato 28 marzo Spazio Oberdan ore
21:30; Martedì 24 marzo Cinema Beltrade ore 20:15; Mercoledì 25 marzo Cinema Beltrade ore 20:00).

MASTERCLASS
A completare l’edizione 2015 e in continuità con le edizioni degli scorsi anni, Sguardi Altrove Film Festival – responsabile del settore formazione del Milano Film Network – amplia e approfondisce la ricerca estetica e culturale, offrendo, a fianco della consueta panoramica internazionale sul cinema dei nostri giorni, uno spazio per workshop, seminari formativi e laboratori artistici. In programma per questa edizione, domenica 22 marzo, la masterclass con Costanza Quatriglio “Filmare l’invisibile”. Per iscriversi é necessario compilare l’apposito e-form al seguente link: http://milanofilmnetwork.it/workshop.php. Per l’occasione, saranno proiettati alla presenza dell’autrice siciliana due delle sue opere più recenti: Triangle (2014) presentato all’ultima edizione del Torino Film Festival e fresco vincitore del Nastro d’Argento 2015 (Sabato 21 marzo Spazio Oberdan ore 19:15) e Girotondo, episodio del film collettivo “9×10 Novanta” prodotto e distribuito dall’Istituto Luce (Sabato 21 marzo Spazio Oberdan ore 19:15).

La sigla del festival quest’anno è stata realizzata da Leonardo Gervasi con musiche originali di Gaetano Liguori.

Programma, informazioni, news su:
www.sguardialtrovefilmfestival.it

Informazioni:
Giulia Ghigi – Responsabile organizzazione
[email protected]


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