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Identità precarie e finite /Omaggio a Ezio Raimondi /Spazio Poesia

Creato il 24 marzo 2014 da Marianna06

 

 

Cop5

Ti ammiro, signore delle maree,
dell’antico diluvio, della caduta dell’anno;
chiusura e riparo dei fianchi del golfo,
sua misura e sua riva e cinta;
acquietante, placante l’oceano della mobile mente;
rocca dell’essere, e suo granito: oltre ogni
presa Dio, troneggiante dietro
Morte con sovranità che cura ma si cela, prevede ma attende;

con pietà che valica
l’acqua tutta, un’arca
a chi ascolta; a chi indugia con un amore che scivola
più giù della morte e del buio;
vena per visitare chi è oltre la preghiera, chiuso in prigione,
spiriti penitenti all’ultimo respiro – estrema meta
che il nostro gigante sprofondato nella passione e risorto,
il Cristo del Padre pietoso, raggiunse nella tempesta dei suoi passi.

Ardi ora, nuovo nato al mondo,
doppio-naturato nome,
cielo-scagliato, cuore-incarnato, vergine-avvolto
in Maria miracolo di fiamma,
Lui medio numero fra i tre del trono di tuono!
Non abbagliante giorno del giudizio nella sua venuta né oscuro venne;
gentile, ma regalmente reclamando il suo;
una pioggia sciolta, splenda sulla contea, non folgore di
[fuoco violento-vibrato]

 

   Da “Il naufragio del Deutschland” di Gerard Manley Hopkins (1844-1889)

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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