Magazine Cultura

Ideologia, una recensione

Creato il 14 settembre 2011 da Anellidifum0

Ideologia, una recensioneRossi-Landi, Ferruccio. Ideologia. Per l’interpretazione di un operare sociale e la ricostruzione di un concetto. Roma: Meltemi, 2005. Questo credo sia il miglior testo sull’ideologia non solo in italiano, ma anche considerando diverse altre lingue. Pubblicato per la prima volta nel 1978, poi accresciuto nel 1982 e infine accresciuto nel 2005, dopo essere stato tradotto in diverse lingue. Rossi-Landi, filosofo teoretico, semiologo e scienziato umanista, già fondatore del periodico “Ideologie” offre in una panoramica di 11 concezioni dell’ideologia, facendole discendere da 3 macro-aree:

A) ideologia come falso pensiero (dalla I alla VI);
B) ideologia come filosofia (la VII);
C) ideologia come visione del mondo (dalla VII alla XI).

La definizione offerta dall’autore è quella di ideologia come “progettazione sociale”, laddove per progettazione si intende, e qui cito la prefazione di Augusto Ponzio,

“Progettazione sociale” si pone, sul piano paradigmatico, in alternativa rispetto a “programma” e a “programmazione”. L’ordine dei termini “programma”, “programmazione”, “progettazione” va dal meno al più generale.
Un programma può essere anche limitatissimo, per esempio quello che regge l’abituale conversazione fra venditore e compratore in una bottega; una programmazione è qualcosa non solo di più vasto, ma anche di permanente, per esempio quella che regge lo scambio effettivo delle merci sul mercato; una progettazione, infine, riguarda la società, o almeno un qualche processo fondamentale della riproduzione sociale, in maniera globale e potenzialmente esaustiva  (Rossi-Landi, nel presente volume, pp. 296-297).”

Interessante anche che Rossi-Landi distrugga la visione althusseriana di ideologia, schifandola al punto da non includerla nel novero delle 11 concezioni degne di nota (che poi provvede a smantellare in diversi casi). Sul punto, Rossi-Landi scrive: “Né posso passare sotto silenzio Althusser, benché un totale rigetto delle sue tesi renda per me irreucperabile la sua produzione (si vedano le critiche di Schaff in ‘Marxismo e ideologia’). (55).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :