Fra i misteri che risalgono ai tempi antichi, vi sono delle figure antropomorfiche dal corpo trapezoidale e grandi occhi che, nonostante risalgano a più di 5.000 anni fa, presentano un aspetto moderno.
Sono gli “idoli oculari” della Mesopotamia e hanno dimensioni che variano dai 3 ai 6 cm di altezza. Realizzati in alabastro bianco e nero, sono caratteristici di queste zone. Per i ricercatori sarebbe importante scoprirne l’origine e il significato, al fine di poter trovare le risposte ad importanti domande sulla storia della religione.
Le “figurine” furono ritrovate in Siria, nella città preistorica di Tell Brak, nell’alta valle del Khabur. Qui sorgeva un tempio detto “Tempio degli occhi”, costruito fra il 3200 e il 3500 a.c., la cui peculiarità era di essere privo di fondamenta.
Poggiava infatti direttamente su una piattaforma che comprendeva tre precedenti edifici spianati e riempiti di mattoni. L’accesso al tempio avveniva tramite una scalinata che circondava il lato orientale della piattaforma.
All’inizio dell’epoca sumerica il complesso venne distrutto. Fra il 1937 e il 1938 vennero eseguiti degli scavi con l’ausilio dell’archeologo britannico Sir Max Mallowan. In tale occasione, vennero ritrovati centinaia di piccoli idoli caratterizzati da uno o più paia di occhi intagliati.
Il sito del Fitzwilliam Museum dell’Università di Cambridge, ha spiegato che il gran numero di idoli oculari ritrovato e le loro dimensioni suggerisce che siano stati lasciati nel tempio come ex voto per ringraziare gli dei.
Le figurine potrebbero rappresentare le persone beneficiate dalla grazia. Poiché le decorazioni sugli idoli variano, potrebbe trattarsi di “personalizzazioni”. La figura dell’occhio ritorna sovente nel tempio, come simbolo magico e religioso.
L’occhio che tutto vede è presente sin nella religione egizia, così come nel Buddismo, dove Buddha viene chiamato l’”occhio del mondo”. Nell’iconografia medievale e rinascimentale l’occhio, spesso iscritto in un triangolo, era un’esplicita immagine della Trinità cristiana.
Gli idoli sono stati raggruppati in cinque tipologie: alcuni hanno un solo paio di occhi, con o senza decorazione; alcuni hanno tre, quattro o sei occhi; altri hanno piccole figure di bambino scolpite sulla fronte e in altri ancora gli occhi sono stati forati di traverso.
Da anni gli studiosi sono al lavoro, per cercare di capire qualcosa di più su queste enigmatiche figure. Purtroppo, la distruzione e il danneggiamento dei reperti antichi compromettono sempre la possibilità di ricostruire la verità.
Occorre quindi riportare alla luce il passato, perché un popolo senza storia è come un albero senza radici.
Written by Cristina Biolcati