La Croce Rossa di Luino ha organizzato ieri, in quattro paesi dell’alto Varesotto, la consueta raccolta alimentare da destinare ad una parte delle famiglie disagiate presenti sul territorio. Grande solidarietà da parte dei cittadini che ha soddisfatto pienamente gli organizzatori. Quattro le postazioni, a Maccagno con Pino e Veddasca, Mesenzana, Cadegliano Viconago e Marchirolo, che dalle 9.30 alle 17 hanno coinvolto oltre 30 volontari. Quanto raccolto ieri dovrebbe coprire il sostegno fino a febbraio 2016.
La raccolta alimentare della CRI di Luino. “Aiutiamo ad oggi 150 famiglie (ndr, di cui 70 bambini sotto i 10 anni) su tutto il territorio, segnalate esclusivamente dai servizi sociali – spiega il presidente CRI di Luino, Pierfrancesco Buchi -. Mensilmente consegnamo loro uno scatolone con abbondante spesa. Gli alimenti sono frutto esclusivamente della generosità della gente delle nostre valli, visto che solo una piccola parte ci viene fornita tramite i canali dell’Agea. Almeno tre volte l’anno organizziamo nei supermercati dei vari comuni una raccolta viveri, come è accaduto ieri”. La raccolta di ieri, infatti, coprirà gli aiuti destinati alle famiglie fino a febbraio 2016. “È stata una grande raccolta, tanta solidarietà – continua Buchi -. La gente crede nella Croce Rossa e nell’impegno dei nostri volontari. Avevamo 4 postazioni, dalle 9 alle 17.30: Maccagno, Mesenzana, Cadegliano Viconago e Marchirolo. Oltre 30 volontari coinvolti tra servizio al supermercato, recupero e trasporto derrate e sistemazione nel magazzino. Tutto sotto il coordinamento delle tre volontarie che seguono l’organizzazione delle attività sociali per il nostro comitato CRI: Monica Boniotto, Graziella Provini e Mary Rigon”.
La generosità delle persone che riforniscono il magazzino di Cadegliano Viconago. “Le persone che vanno a fare la spesa dedicano parte dei loro acquisti e in questo modo ci riforniscono il magazzino viveri che abbiamo a Cadegliano Viconago – continua Buchi -. Grazie ad una partnership con la Comunità Montana del Piambello, infatti, ci sono stati dati in comodato d’uso gratuito alcuni locali presso la Sede del Consultorio, che fungono proprio da distaccamento per il servizio viveri”.
La tipologia di famiglie aiutate dalla raccolta alimentare della CRI di Luino. “Le famiglie aiutate sono per la maggior parte italiane, una parte straniere. Famiglie di disoccupati con figli, anziani soli, nuclei familiari con caso di un genitore malato, in carcere o situazioni inimmaginabili. Solo chi vive questa formula di volontariato può capire come anche nel nostro territorio ci sono tante persone che soffrono e che vivono o sono in situazioni criticissime. I nostri volontari due giorni a settimana, con mezzi Cri, portano aiuto a chi è in difficoltà. Un gruppo prepara i beni alimentari, mentre un altro li distribuisce. I costi sono tutti a carico della Croce Rossa di Luino, ma questo genere di attività è parte integrante della nostra mission umanitaria”.
La richiesta della CRI di Luino ai comuni per coprire una parte delle spese. “Abbiamo chiesto per gli anni 2013 e 2014 un contributo ad ogni comune di 50 euro per persona aiutata residente. Una cifra simbolica finalizzata a coprire parte delle spese di benzina e gestione del servizio. Molti hanno contributo, non tutti, ma questo non ci importa. Per noi la priorità è aiutare. La Comunità Montana del Piambello ci ha anche erogato un contributo di 1500 euro finalizzato a coprire le spese di allestimento del magazzino. I Lions club Luino ed il Comune di Maccagno hanno contributo all’acquisto di un nuovo pulmino per il trasporto disabili, che viene anche utilizzato per il trasposto dei pacchi viveri. Noi crediamo in un territorio che aiuta. E la forza del volontariato nelle varie associazioni dimostra che c’è tanta brava gente che si da fare per gli altri”, confessa il presidente Buchi.
I futuri rapporti tra la CRI e la Caritas di Luino. “Ho incontrato informalmente il nuovo responsabile della Caritas di Luino e con lui siamo rimasti d’accordo che presto organizzeremo un incontro tra Cri e Caritas. Serve lavorare insieme sul territorio, per le persone in difficoltà e i campanilismi non servono a nessuno. Enzo Porcelli è garanzia di correttezza e per come lo conosco sono certo che abbraccia i nostri sette principi su cui insieme possiamo avviare una nuova stagione nei rapporto e nelle collaborazioni tra Croce Rossa e Caritas”.