Magazine Diario personale

Ieri un bello spavento

Da Saraconlacca

Ieri sera sono andata a dormire molto presto. Saranno state le 20.30, forse le 21. Ero stanca della giornata e quando stai sotto al sole la stanchezza e il sonno ti avvolgono molto presto. Fatto sta che, come alla maggior parte della gente succede, ho iniziato a sognare. Anche se di sogno proprio non possiamo parlare. Forse incubo è la definizione giusta. Poi quando mi sono svegliata sentivo dei rumori mai sentiti prima e lo spavento è stato enorme. Ero sola alle due del mattino, piena di paura. Avrei voluto tanto avere qualcuno vicino, qualcuno da stringere forte forte, che mi facesse passare le mie inutili paure ma non ho avuto nemmeno il coraggio di affacciarmi fuori dalla finestra per vedere la luce del faro brillare, quella luce che al tramonto riesce a tenermi compagnia. Chiusa a riccio sotto il piumino, una dura battaglia contro il sonno. In siciliano penso si dica è stato proprio un bello spavento.



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