Liedholm, Gren, Nordhal, Hamrin, Stromberg, Jeppson, Dahlin, Brolin, Anderson, Ljumberg ed ovviamente Zlatan Ibrahimovic.
Sono solo alcuni nomi di giocatori svedesi (molti hanno giocato nel Belpaese) alcuni buoni giocatori, ma anche fuoriclasse sublimi. Nonostante ciò il calcio svedese sia a livello di nazionale (migliori piazzamenti il secondo posto ai mondiali nel 1958 e il terzo a USA 1994) che a livello di club non ha ottenuto grossi risultati internazionali, anche per una gestione non professionistica dei Club. Fino agli anni ottanta molti dei calciatori erano semiprofessionisti.
Le squadre di Club svedesi, raramente hanno lasciato il segno in una competizione europea, tranne le eccezioni del Malmö FF nel 1979 che raggiunse la finale di Coppa Campioni e l’ IFK Göteborg vincitrice per ben due volte (1982 e 1987) della Coppa UEFA.
Qualcosa iniziò a cambiare nel calcio svedese quando due giovani allenatori inglesi andarono ad allenare in Svezia, il primo fu nel 1974 Bob Houghton che divenne allenatore del Malmö, il secondo fu Roy Hodgson che nel 1976 divenne allenatore dell’ Halmstad. I due introdussero un concetto più moderno e professionale nel calcio svedese introducendo l’utilizzo del 442 e del pressing.
Le due squadre tra il 74 e 80 vinsero ben 5 campionati e nel 1979 il Malmö partecipò alla Coppa dei Campioni.
La Coppa Campioni del 1979 fu davvero particolare: fu la prima competizione europea che vide in finale due squadre veramente provinciali (il “meraviglioso” Notthingam Forest di Brian Claugh, e appunto il nostro Malmoe) e fu la sintesi del calcio anni 70 ( e anche dello stile di vita dei seventies se mi è permesso dirlo) : collettivo ed organizzazione di squadra, poche stelle (qualcuno lo diventerà a posteriori) e la squadra prima di tutto. Oggi sarebbe impensabile vedere squadre cosi in finale, Real Madrid, Barcelona, Bayern, PSG sono zeppe di stelle, e favole come quelle del Malmoe e del Notthingam oggi sarebbero, purtroppo, impossibili almeno in Champions League.
Una Formazione del Malmoe 1978-79
Ai nastri di partenza della Coppa Campioni 1978 - 79 le favorite sono : il Liverpool detentore del titolo, il solito Real Madrid (con Juanito, Del Bosque il mitico Santillana ed Uli Stielike), il Colonia di Littbarski e Schumacher e come outsiders il Psv dei fratelli Van der Kherfoff e con la difesa della nazionale olandese (Brandts e Portvielt autori il primo del gol a Dino Zoff in Italia -Olanda ai mondiali del 1978 ed il secondo del gol del pareggio della Olanda in finale contro l’Argentina), e la Juventus che uscirà mestamente subito eliminata dal Rangers Glasgow.Il primo turno mette davanti Liverpool- Notthingham Forest (altro che sorteggi e gironi per le TV!!), con la vittoria degli uomini di Brian Clough.
Il Malmö grazie alla sua organizzazione di gioco, al collettivo, ad una ottima difesa (solo 4 goal subiti prima della finale) illuminato da un buon giocatore come Robert Prytz (tra il 1988 ed il 1993 militò in Italia nell’ Atalanta e nel Verona) e anche da una serie di sorteggi benevoli (incontrò buone squadre ma non corazzate) riesce ad arrivare in finale.
A Monaco di Baviera il 30 maggio si affrontano il Malmö ed il Notthingam Forest. Gli svedesi arrivano in finale dopo aver eliminato il Monaco negli ottavi la Dinamo Kiev di Blochin nei quarti .
Ebbe un pochino di difficoltà con il Wisla Cracovia nei quarti di finale, perse 2 a 1 in Polonia e rimontò alla grande 4 a 1 in Svezia.
Nelle semifinali incontro l’Austria Vienna allora ottima squadra che nelle proprie file aveva Herbert Prohaska (poi in Italia con Roma ed Inter) e l’attaccante Walter Schachner (anche lui in Italia nel Cesena e nel Torino).
Trevor Francis realizza il gol vittoria nella finale del 1979
In finale gli inglesi sono troppo superiori agli svedesi (tra l’altro privi di due pedine fondamentali come Roy Andersson e Bo Larsson) ed il sogno del Malmö finisce a Monaco quando l’acquisto milionario del Notthingham Forest, Trevor Francis (anche lui in Italia nella Sampdoria negli anni ottanta), insacca di testa un cross lungo di Robertson.Passano solo 3 anni ed il Göteborg con un giovanissimo allenatore, tale Sven Goran Eriksson, riesce a vincere una clamorosa Coppa Uefa e sembra annunciare una rinascita del calcio svedese che in realtà non ci sarà.
Un ottimo allenatore e degli ottimi giocatori. E’ il Göteborg dell' immenso Glen Stromberg che dopo un anno al Benfica divenne una bandiera della Atalanta (ancora oggi vive in Italia) giocando più di 200 partite con gli orobici, del regista difensivo Glen Hysen (vincerà anche la Coppa Uefa del 1987) e giocherà nel Psv nel Liverpool e nella Fiorentina, il centravanti Dan Cornelliuson (sfortunato nella sua esperienza italiana con il Como) [Nota] : quando una squadra neopromossa poteva permettersi il centravanti della squadra vincente della uefa, come se il Carpi l'anno prossimo prendesse Carlos Bacca del Siviglia) e l'esperto bomber Torbjon Nilsson (militò nel Psv e fu capocannoniere della Coppa Uefa del 1982.
I favoriti sono sempre i soliti : le tedesche (Kaiserslautern, Colonia ed Amburgo )il detentore Ipswich Town degli olandesi Thissenm, Muheren e di John Wark, il Real Madrid (con Boskov in panchina e il colored Callaghan) e l'Internazionale di Milano di Bergomi, Beccalossi e Prohaska che però esce al secondo turno eliminata dalla Dinamo Bucarest. Curiosità : nella Dinamo milita Adrian Bumbescu che vinse la storica coppa dei campioni nel 1986 con lo Steaua.
Il Göteborg elimina i finlandesi dell' Haka con qualche difficoltà lo Strum Graz e la Dinamo Bucarest trascinata in casa da Nillson che sigla una doppietta nella partita di andata.
Nei quarti affronta l'esperto Valencia e dopo aver pareggiato al Mestalla 2 a 2 riesce a vincere 2 a 0 in Svezia.
Le semifinali presentano oltre alla sorpresa Göteborg, che affronta il Kaiserslauten, i serbi del Radnicki che affrontano l'Amburgo. Tutto sembra pronto per una finale tedesca.
Il Göteborg supera il Kaiserslautern di Andreas Breheme e di Briegel ai tempi supplementari e in finale affronta l'Amburgo all' epoca corazzata europea e vincitrice l’anno successivo della Coppa Campioni.
Hrubesch (con il numero 9) e Karlson si stringono la mano prima del fiischio di inizio di Goteborg -Amburgo
L'Amburgo di Kaltz, Hrubesch, Magath, Jakobs sottovaluta l'ottimo Göteborg e perde in Svezia (1 a 0 all' 88 gol di Holmgren) e viene umiliato 3 a 0 in Germania.
E’ il Trionfo di Eriksson e dei suoi ragazzi .
La squadra verrà "divorata" dai Club Europei (Stromberg al Benfica e poi all’ Atalanta, Ericksson al Benfica) e chiuderà un ciclo nascente.
L'assistente di Eriksson , Gunter Bergsonn, diventa allenatore del Göteborg nel 1983 e lo guida nel 1987 ad una altra storica Coppa Uefa.
Holmgren, Hysen, Frederiksson sono ancora presenti, a loro si aggiunge un centravanti delizioso tale Stefan Petterson che vinse anche la Coppa Uefa nel Ajax nel 92 .
Coppa Uefa 1987 “strana”, senza le Inglesi fuori per i fatti dell' Heysel e con ai nastri di partenza favorite Barcelona in versione anglossassone (Hughes e il capocannoniere del Mundial 86 Gary Linecker), il Werder Brema di Voeller e Neubarth , L'Inter di Rumenigge e Bergomi e come ousider il Torino dell'immenso Junior.
Il Göteborg elimina i cechi del Sigma Olomuc, lo Stahl Brandeburgo ed il Gent.
"Spillo" Altobelli e Glen Hysen. Coppa Uefa 1987
Nei quarti incontra l'Inter, dopo un pareggio a reti inviolate in Svezia l'Inter non riesce, nonostante pali e parate del portiere Wernerson, a vincere. Ad un autogol di Fredriksson risponde Petterson : 1 a1 e si va in semifinale.Semifinali con tre non favorite: il Göteborg che incontra il Tirol (dove "svernava” Hansi Muller) vincendo facilmente mentre gli ostici scozzesi del Dundee United (semifinalista tre anni prima in Coppa Campioni e "carnefice " del Barcelona vincendo al Camp Nou 2 a1) che affrontano il Borussia Moench.
Passano gli Scozzesi e la finale di Coppa Uefa 1987 è Dundee- Göteborg. Finale in tono minore (se si pensa che l'anno prima fu Real -Colonia) e forse una delle peggiori come spettacolo di tutti i tempi.
Una azione di gioco di Dundee - Goteborg ,coppa Uefa 1987
Petterson sigla l'1a0 all' andata in Svezia che serve con il pareggio 1 a1 in Scozia a far vincere la seconda Coppa Uefa al Göteborg.
L'ultimo sussulto del calcio svedese in Europa. Probabilmente rimarrà a lungo l’ultimo.