Tutta la Sardegna attraversa una profonda crisi economica. La provincia sarda è più povera è quella di Carbonia Iglesias, che, dagli ultimi dati statistici risulta essere la più povera di Italia. Il disagio sociale è forte, tantissime persone si rivolgono ai centri di ascolto e persino alla Caritas ed alla mensa del povero, sempre più persone sono coloro che persino per vestirsi si devono rivolgere alle associazioni caritatevoli e al Banco Alimentare.
Nel Sulcis la crisi economica è emergenza sociale, i numeri parlano chiaro, almeno 3300 lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, un tasso di disoccupazione superiore al 19% e la prospettata chiusura dell’Alcoa che accrescerebbe le fila degli inoccupati di 1500 unità.
Secondo il Rapporto sulla povertà 2011 diffuso dalla Caritas regionale, nel corso del 2010, in Sardegna, si sono rivolti ai centri d’ascolto dell’organo pastorale 4261 bisognosi. Rispetto al 2009 c’è stato un incremento del 25,4%.
La Provincia di Carbonia-Iglesias, la più povera d’Italia, passa quasi inosservata nel dossier con il 7% delle persone ascoltate, mentre spicca Cagliari con il 43,9 %, seguita da Tempio (13,1%), Sassari (10,7%) e Ales (9,9%).
Da giorni però ad Iglesias c’è chi si rivolta ed è il popolo dei disoccupati che insieme al popolo delle partite iva, operai, commercianti, pastori occupa il comune. Su un profilo fb del Movimento dei Disoccupati di Iglesias si legge “ricordiamo a tutti che siamo ancora in comune ad Iglesias in via Isonzo chi volesse partecipare alla nostra lotta perche e’ pure la vostra lotta vi aspettiamo….grazie” Non temono il freddo, giovani e meno giovani sfidano il clima siberiano e sostano negli androni del comune attendendo che qualcuno si accorga di loro. Oggi 4 febbraio per le vie della ex cittadine mineraria, Iglesias, si è tenuta anche una colorata e partecipata manifestazione sempre per tenere alta l’attenzione sulla ma la piaga che affligge il territorio.( fonte mediterranews)