Se sei di centrodestra, almeno in Italia, significa che sei uno che vota dalla parte sbagliata, quindi un ignorante oppure un venduto: in ogni caso, un «impresentabile», direbbe Lucia Annunziata. Viceversa se invece sei di sinistra e magari passi pure per intellettuale, almeno in Italia, ti può permettere praticamente di tutto. Come Dario Fo che, non contento di aver dato degli sciocchi agli elettori di centrodestra – cosa che ha fatto a Radio24 poche settimane fa -, ieri, sempre su Radio24, è tornato ad esibire la propria presunta ironia prendendo di mira Renato Brunetta: «Brunetta che giura da ministro? La prima cosa che faccio è cercare un seggiolino per poterlo mettere a livello, all’altezza della situazione».
Ora, posto che non c’è nulla di più idiota e squallido che ridere dell’aspetto fisico altrui, è da notare come l’autore della perla sia un signore che di mestiere non fa il politico, né l’imprenditore, né il pubblicitario, ma il drammaturgo e l’attore. Non solo: il Nostro ha pure ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, sicché in teoria dovrebbe costituire un esempio per tutti. In teoria. Perché uno che sfotte il prossimo solo a causa della sua statura, evidentemente, non è affatto un esempio. Ma d’altronde se sei di sinistra e passi pure per intellettuale, almeno in Italia, puoi dire di tutto. Però pure essere di centrodestra ha i suoi vantaggi; per esempio, anche se sei piccolo di statura ti puoi sentire comunque un gigante, davanti ad un Nobel.