Magazine Diario personale

Ignorante, e non nel senso "che ignora"

Da Micamichela @micamichela
Quando ero alle elementari e medie era "ognuno".
Scrivevo dei temi oggettivamente fighissimi ignorando del tutto le tracce storiche, di letteratura e attualità e concentrandomi su quelli che mi piace chiamare temi scemi: il passare del tempo, lo spazio, fai finta che un oggetto che usi ogni giorno diventi animato. Quelle robe là.
Però mi impappinavo su certe parole, sempre quelle: "ognuno" e "qual è".
Presente quando hai due alternative e sai che una è giusta ma sistematicamente non ricordi qual è quella giusta.
Allora io adesso devo scrivere "ognuno", ma è "ognuno" o "ogniuno"? L'altra volta ho scritto sicuramente "ognuno" e me l'ha corretto, quindi è "ogniuno", fatta. E invece.
OGNI VOLTA.
E però non è cambiata.
Dici, uno cresce finisce di andare a scuola e alle superiori e all'università e alla fine impara a scrivere bene.
Eccerto.
E poi ti ritrovi a pensare se devi scrivere "altro che" o "altroché" e alla fine usi un'altra parola. Ma è "finora" o "fin'ora"? Beh io scrivo "fino ad ora" e la facciamo finita, per non parlare di quelli che osano nascere nella Repubblica ceca che mi raccomando è "ceca" e non "cieca" perché magari se dite loro che sono tutti orbi sono capaci di offendersi.
Ma è normale, cioè, cosa posso pretendere. Io non sono stata capace di dire correttamente telecomando fino a quando non ho avuto 12 anni.
Ciao, tecolomando.

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