Seconda edizione per il Premio (francese) della letteratura araba, creato dall’Institut du Monde Arabe e dalla Fondazione Lagardère, e che premia il romanzo scritto da un autore emergente che faccia parte di un paese membro della Lega Araba, e che sia stato pubblicato in Francia, o tradotto dall’arabo in francese, sul tema della gioventù araba. Il vincitore riceve un premio di 10.000 euro.
La sestina qui di seguito è stata scelta da un comitato di lettori e verrà poi valutata da una giuria di esperti di mondo arabo e personalità del mondo della cultura e delle arti.
- Alger, le cri, di Samir Toumi (Algeria – Éd. Barzakh) → potete leggere una recensione in italiano qui
- Jiwel ou l’alchimie du bonheur, di Abd-el-Kader Benatia (Algeria – Éd. Casbah) → cliccate qui per ascolta un’intervista con l’autore che parla del suo romanzo
- Ordonnances et confidences, di Reem Laghrari Benmehrez (Marocco – Éd. La croisée des chemins) → qui trovate la sinossi del libro
- Les gardiens de l’air, di Rosa Yassin Hassan (Siria – tradotto dall’arabo per Actes Sud) → su SiriaLibano potete leggere una recensione del romanzo
- La traversée du K.-O., di Mohamed al-Fakharany (Egitto – tradotto dall’arabo per Seuil) → sinossi del romanzo sul sito dell’editore
- Le Job, di Réda Dalil (Marocco – Éd. Le Fennec) → sinossi del romanzo sul sito dell’editore
Tra i giurati figurano: lo scrittore libanese Jabbour Douaihy, che ha vinto la prima edizione del Premio con il suo romanzo “San Giorgio guardava altrove” (Feltrinelli, 2012, trad. dall’arabo di E. Bartuli), gli scrittori marocchini Mahi Binebine e Fouad Laroui, Gilles Gauthier, traduttore di Ala al-Aswani, e altri.
La giuria si riunirà il 16 ottobre e il Premio verrà consegnato il 26 novembre nel corso di una cerimonia all’IMA a Parigi.