La storiografia insegna che è ben difficile definire delle periodizzazioni nette, con precisi anni di inizio e fine.
Ci sono però anni che, indubbiamente, fanno da spartiacque. È il caso della scoperta dell’America o della Rivoluzione Francese.
In musica uno di questi è il 1685, ovvero l’anno di nascita di Georg Friedrich Händel (23 febbraio), Johann Sebastian Bach (21 marzo) e Domenico Scarlatti (26 ottobre).
Con questi tre autori la musica non sarà più la stessa ponendo le basi di un mutamento irreversibile che raggiungerà il suo compimento con altri tre compositori, i grandi viennesi, alcuni decenni dopo.
Se di Bach e Händel è stato già detto tutto o quasi, la figura di Domenico Scarlatti resta ancora da delineare con cura.
Il suo nome infatti non ha oggi il richiamo dei suoi più famosi coetanei e talvolta viene confuso con quello del padre, Alessandro, che fu musicista di corte del Viceré di Napoli e del Granduca di Toscana oltre che validissimo compositore.
I contemporanei non ebbero invece difficoltà a comprendere il valore del musicista napoletano che, anche a causa della scarsa fortuna che ebbe l’opera bachiana, contese ad Händel il primato nella musica strumentale barocca. I due, stando alle cronache del tempo, furono anche protagonisti di una sfida musicale che, conclusasi in pareggio, vide prevalere il Napoletano al clavicembalo e il Tedesco trapiantato a Londra all’organo.
A distanza di quasi tre secoli dalla sua morte, Domenico Scarlatti, seppure sconosciuto al grande pubblico, resta un nome fondamentale nella formazione del pianista.
Le sue 555 sonate infatti sono per varietà, qualità e difficoltà un validogradus ad parnassum per chi si avvicina alla tastiera e ciò è testimoniato anche dall’attenzione ad esse riservata da Carl Czerny, padre della didattica pianistica.
Riferimenti discografici
- D. Scarlatti, Sonate per strumento a tastiera, Naxos 2010
- D. Scarlatti, Esercizi per gravicembalo, Alpha 2010
Riferimenti bibliografici
- A. Bassi, Domenico Scarlatti, Edizioni del Girasole, Ravenna 1985
- R. Pagano, Scarlatti Alessandro e Domenico: due vite in una, Mondadori, Milano 1985
- N. Pirrotta e A. Ziino, Händel e gli Scarlatti a Roma. Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 12-14 giugno 1985), Olschki, Firenze 1987
da “Il Pendolo” del 13 Gennaio 2011