Ripercorriamo l'anno che volge al termine con gli occhi di chi gioca su PC
Il 2015 è stato un anno abbastanza interessante per il PC e per chi sostiene questa piattaforma. Un anno fatto anche di sfide impegnative, visto che la macchina da gioco "da cameretta" ha dovuto fronteggiare gli assalti sempre più insistenti di quelle "da salotto", con PlayStation 4 e Xbox One entrate ormai a regime nel loro secondo anno di vita. Ma non è tutto qui, perché anche internamente all'universo PC ci sono stati alcuni avvenimenti interessanti, a partire naturalmente dall'uscita di Windows 10. Con la nuova versione del sistema operativo, Microsoft aveva promesso grandi cose ai videogiocatori, allettati da una maggiore integrazione col mondo Xbox e dall'arrivo delle DirectX 12. A pochi mesi di distanza è giunto poi il turno delle Steam Machine di calare la maschera, dopo essere state per diverso tempo, sulla carta, la "next big thing" in grado di avvicinare il PC al gioco in salotto, anche grazie all'ausilio del nuovo Steam Controller. Ma la forza del PC non sarebbe tale se queste macchine non riuscissero a conservare intatti i tratti che ne hanno fatto una piattaforma ideale per il gioco ormai da decenni, in grado di sopravvivere grazie alla sua versatilità alle console che ciclicamente provano a rosicchiargli funzioni e quote di mercato. Dopo esserci occupati dello "stato del PC" in seguito a eventi come E3 e Gamescom, tiriamo le somme sugli ultimi 365 giorni, analizzando ciò che ci ha convinto e ciò che invece non lo ha fatto.
twittalo! Streaming, Windows 10, Steam Machine, versatilità e realtà virtuale: il 2015 del PC in pillole
La forza dello streaming
Prima di Windows 10 e di tutto il resto, il 2015 del PC è stato contraddistinto da una cosa che non abbiamo citato nell'introduzione. È stato infatti l'anno della consacrazione dello streaming, al cui fascino non ha saputo resistere neanche YouTube, che ha lanciato la sua sezione Gaming.
Per motivi anche abbastanza semplici, l'uso del PC si è affermato in breve tempo come il metodo principale per accedere a piattaforme come Twitch, sia per chi trasmette che per chi fa da spettatore. Rendersene conto è facile: basta dare un'occhiata ogni tanto agli elenchi dedicati ai titoli più seguiti che il servizio di streaming pubblica in modo ricorrente, per notare che nelle prime dieci posizioni compaiono in pianta stabile numerose esclusive PC. A questo proposito, merita una parentesi a parte League of Legends, primissimo nelle suddette classifiche di gradimento: lo straordinario successo del MOBA di Riot Games è diventato un traino per l'intero genere, che ha eletto proprio il PC come piattaforma di riferimento, lasciando ben pochi esperimenti ad affacciarsi in modo timido sull'universo console. Non a caso, nelle top ten di Twitch figura spesso anche Dota 2, accompagnato da altri titoli come Counter-Strike: Global Offensive ed Hearthstone: nonostante in entrambi i casi parlare di esclusiva PC sia tecnicamente incorretto, è chiaro che per tutti e due i giochi sia questa piattaforma quella di riferimento per lo streaming. Per chi invece guarda, è quasi superfluo specificare perché il PC sia il punto d'accesso da preferire, nonostante console, smartphone e tablet abbiano ormai tutti l'app dedicata di Twitch. Sul desktop del proprio computer si può infatti passare dal guardare lo streaming a fare altro, con lo stesso livello di semplicità e velocità con cui si cambia tab del browser, continuando a mantenere il video in sottofondo. Insieme allo streaming va praticamente di pari passo un'altra parte del mondo videoludico che nel 2015 ha saputo ritagliarsi una bella importanza: quella degli eSport. Il fatto che la maggioranza dei giochi più guardati su Twitch e affini siano quelli con cui si disputano i più importanti tornei mondiali non è affatto una coincidenza, come nel caso del sopra citato League of Legends ma anche di titoli in forte ascesa come Hearthstone: se a proposito di quest'ultimo non siete convinti, indovinate chi è stato in grado di scalzare World of Warcraft in termini d'interesse, nel corso dell'ultima BlizzCon. E per il 2016 se ne preannunciano delle belle, col montepremi del World Championship innalzato a un milione di dollari. Il tema degli eSport è particolarmente caldo in Activision, che ha assunto Steve Bornstein, ex CEO di ESPN, per metterlo insieme a Mike Sepso (fondatore della Major League Gaming) alla guida della propria divisione dedicata, che oltre al gioco di carte di Blizzard comprende anche Call of Duty, Heroes of the Storm e StarCraft. Da qualche giorno anche Electronic Arts ha compiuto la stessa mossa, mettendo Peter Moore a capo della sua Competitive Gaming Division.Windows 10 e Xbox One
Una delle date più importanti che i giocatori PC hanno segnato sul calendario del 2015 è stata quella del 29 luglio, giorno in cui Microsoft ha finalmente messo Windows 10 a disposizione di chiunque ne volesse effettuare il download.
Tra le varie novità della creatura di Redmond ce ne sono state anche alcune dedicate ai giocatori, a partire dall'applicazione Xbox presente al suo interno, grazie alla quale integrare PC e Xbox One in modi finora inediti. Lo streaming casalingo dalla console al monitor era sicuramente un aspetto interessante, ma innegabilmente di nicchia anche all'interno dell'utenza di videogiocatori del nuovo sistema operativo: molto più appetitoso era lo Store presente, che nei nostri sogni avrebbe dovuto contenere tante chicche tutte da esplorare. Una cosa che in realtà si è dimostrata vera solo in parte: come abbiamo visto nel nostro speciale pubblicato a suo tempo, per ora si è infatti potuto apprezzare ben poco a parte qualche titolo interessante proveniente per lo più dell'universo mobile. Troppo poco per pensare anche lontanamente di fare concorrenza a un gigante come Steam, luogo dove i giocatori PC amano fare shopping videoludico: nel caso in cui l'obiettivo sia davvero questo, Microsoft dovrà lavorare ancora molto sia per innalzare la qualità del parco giochi presente sullo Store, sia per migliorarne l'esperienza utente, un po' troppo legata a quella su Xbox One per essere pienamente apprezzabile anche su PC. Ad ogni modo, si possono intravedere spiragli: avvicinare il mondo Xbox One a quello PC è di sicuro un qualcosa che può stuzzicare l'appetito dei possessori di entrambe le piattaforme, ma le promesse fatte da Phil Spencer e Microsoft dovranno essere mantenute attraverso un supporto adeguato. Da questo punto di vista, non possiamo quindi esprimerci in modo favorevole al momento, rimandando le considerazioni a quando i vari team di sviluppo avranno avuto modo di accumulare tempo di lavoro prezioso su Windows 10 e il rinnovato programma ID@Xbox potrà portare nel negozio virtuale qualcosa di effettivamente interessante. Senza dimenticare le DirectX 12, delle quali quest'anno si è solo parlato avendo poche occasioni di vederle realmente all'opera.Arrivano le Steam Machine
Quanti mesi abbiamo passato senza perdere occasione per parlare delle Steam Machine ogni santa volta che saltava in mezzo un articolo sul presente e sul futuro del PC? L'idea alle spalle delle "macchine di Valve" si presentava del resto in modo ambizioso:
avvicinare definitivamente il PC al luogo d'uso delle console, compiendo una sorta di percorso all'indietro rispetto a quello di Microsoft e Windows 10 descritto nel paragrafo precedente. Non è un caso il fatto che Gabe Newell e i suoi abbiano presentato SteamOS, un sistema operativo completamente nuovo, basato su Linux, da installare nelle Steam Machine prodotte dai marchi che hanno deciso di saltare a bordo. Tuttavia, in quest'ultimo scorcio di 2015 si sono visti meno esemplari rispetto a quanti ce ne saremmo aspettati: i primi li abbiamo analizzati anche da queste parti, rilevando però più ombre che luci. Proprio SteamOS si è presentato come uno dei punti deboli più evidenti delle Steam Machine. Alla quantità limitata di titoli compatibili si sono infatti uniti alcuni test pubblicati online, all'interno dei quali il sistema operativo targato Valve ne è uscito abbastanza ridimensionato in termini di performance rispetto al più collaudato Windows 10. Quest'ultimo vince con notevole distacco anche sotto l'ottica della versatilità nell'uso generale, rendendo quindi SteamOS difficile da digerire un po' per tutti allo stato attuale, al punto che Valve ha deciso di alzare il piede dal pedale dell'acceleratore per aspettare momenti migliori. A detta delle voci di corridoio pubblicate online, lo stesso avrebbero fatto gli altri produttori hardware legati alle Steam Machine, rimandando l'uscita dei loro modelli all'anno prossimo, nella speranza di una maggiore maturità di SteamOS. Anche in ambito hardware, le scelte sono sembrate alquanto discutibili: la possibilità di aggiornare le componenti potrebbe essere un elemento vincente rispetto alle console classiche, ma il limite legato alla scheda video - hardware principale quando si parla di giochi - rende anche questo aspetto un clamoroso autogol. Per non parlare poi del prezzo, pari a 599 euro per il modello base di Alienware: quasi il doppio rispetto a PlayStation 4 e Xbox One. In una situazione del genere ha sicuramente più senso Steam Link (recensito pure lui), dispositivo piccolo ed economico con cui giocare i titoli PC in streaming sul televisore del salotto: anche in questo caso, però, è stato riscontrato qualche problema di gioventù, legato a un uso via WiFi non ottimale. Completando il trittico di uscite a marchio Steam, ricordiamo l'arrivo dello Steam Controller, anch'esso atteso con notevole curiosità nei mesi passati: la periferica purtroppo non ha convinto fino in fondo, perdendo il confronto con DualShock e controller Xbox facendo la differenza in troppi pochi ambiti.Perché il PC è il PC
Se il 2015 ha visto arrivare diverse novità nell'universo PC, altrettante sono state le conferme. Per quanto le console provino ad avvicinarsi alla versatilità della piattaforma, allo stato attuale delle cose questa risulta ancora irraggiungibile, per una serie di motivi che abbracciano diversi aspetti del gaming.
In primo luogo, lo abbiamo detto più volte e lo ripeteremo ancora: al netto di episodi spiacevoli come quello di Batman: Arkham Knight, su PC i giocatori hanno la possibilità di godere il meglio delle selezioni provenienti dal mondo console, i cui protagonisti sono invece impegnati in una lotta a suon di esclusive che sembra coinvolgere sempre meno i personal computer. Tanto per fare un esempio fresco fresco, è di queste ore la notizia riguardante l'arrivo di Rise of the Tomb Raider su PC il prossimo gennaio, limitando così a un paio di mesi un'attesa che sembrava destinata a essere più lunga. E che dire poi di Steam e delle sue offerte, sempre più aggressive. Aspettando pochi mesi è possibile comprare qualsiasi cosa a prezzo stracciato, ma anche volendo assicurarsi un titolo al day-one i multipiattaforma sono solitamente meno costosi in versione computer rispetto alle console. E non dimentichiamo le esclusive - vere - che il PC può vantare, come i numerosi titoli indipendenti (anche se in questo senso qualcosa in più si muove verso le console), o produzioni di un certo spessore come XCOM 2 e Star Citizen, progetto da 100 e passa milioni di dollari. Una delle parole più ricorrenti quando si parla di PC è versatilità: a proposito di questa, come non citare la produzione di mod? Nel 2015 la comunità online si è dimostrata florida come in poche altre occasioni, partorendo una serie di modifiche legate ai giochi più famosi usciti in questo periodo. La mod per giocare a Star Wars: Battlefront in risoluzione 4K avrà fatto slogare la mascella a diversi fan di Guerre Stellari, ma a parte casi così eclatanti le mod offrono comunque tantissimi buoni motivi per prediligere anche un Fallout 4 o un The Witcher 3 in versione PC. In realtà, proprio in casa Bethesda c'è la volontà di portare le mod su console, ma su come e quando tutto questo diventerà possibile resta un punto interrogativo al quale chi ama giocare su computer non deve affatto badare.La realtà virtuale che verrà
Consentiteci di dire che il 2015 è stato anche l'anno della realtà virtuale, anche se in realtà non abbiamo visto niente di tangibile che la riguardi.
Archiviate le uscite di Windows 10 e delle prime Steam Machine, la nuova tecnologia è l'attuale argomento preferito di dibattito legato al mondo PC, fomentato dal numero di annunci legati ai vari dispositivi destinati ad arrivare sul mercato nel corso del 2016. Dal canto suo, il PC sarà sicuramente pronto a viverla da protagonista, nel bene o nel male: Oculus Rift, destinato a essere uno dei visori più quotati, avrà dalla sua un accordo con Microsoft, ma sono tante altre le società che stanno dedicando notevoli sforzi allo sviluppo. La stessa azienda guidata da Satya Nadella sta lavorando parallelamente anche con Valve, per offrire con Windows 10 il pieno supporto ad HTC Vive quando questo arriverà nei negozi. La possibilità di contare su PC dotati di hardware aggiornabile permetterà agli sviluppatori di ottimizzare sempre più gli aspetti tecnici legati all'esperienza della realtà virtuale, compito in cui per esempio Sony dovrà misurarsi in altri modi per tenere il passo con la sua PlayStation VR. Che la realtà virtuale piaccia o meno, che giocare con un paio di occhialoni ci convinca oppure no, il PC sembra destinato a vivere un ruolo da protagonista in questo ambito, grazie alle fondamenta gettate in questo 2015. In questo caso, resta però tutto ancora da scoprire.Pro
- Piattaforma sempre più versatile
- Punto di riferimento per streaming ed eSport
- Ruolo da protagonista nella realtà virtuale
Contro
- Steam Machine troppo immature
- Delusione Store di Windows 10
- Per il salotto ancora non ci siamo