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Il 2016 tra crisi internazionali, emergenze ed elezioni (USA in primis)

Creato il 01 gennaio 2016 da Candidonews @Candidonews

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Nel 2016 vi saranno molti appuntamenti importanti. Iniziando dalla politica.

Europa e resto del Mondo

La Spagna rappresenta una incognita. Germania ed Unione europea spingono per una grande coalizione PP-PSOE. Gli spagnoli però non sono abituati a tale scenario e non è detto che alla fine prevalgano altre scelte. Un governo di minoranza (popolare o di coalizione centro-destra) o un governo di Sinistra (con socialisti e progressisti sostenuti da Podemos). Il ricorso a nuove elezioni entro l’anno sembra non così scontato.

Dodici mesi di consultazioni. Elezioni presidenziali in Portogallo nel mese di gennaio. A Febbraio si darà il via alle primarie presidenziali negli Stati Uniti. Se la candidatura di Clinton appare solida, sul fronte repubblicano non è ancora chiaro chi potrà realmente prevalere tra il populismo di Trump e gli altri candidati. Sempre a febbraio elezioni parlamentari in Iran. Ad aprile tocca all’Irlanda. A giugno le presidenziali in Islanda. Poi due appuntamenti importanti. Le elezioni della Duma russa daranno il quadro della forza di Putin. A novembre infine la sfida delle sfide, le Presidenziali negli Stati Uniti decideranno il Comandante in Capo per i prossimi 4 anni. Duello Trump-Clinton?

In Europa il fronte anti-sistema sarà messo alla prova. Dal Governo Tsipras (di Sinistra) a quelli di Polonia ed Ungheria (di destra),a chi potrà far pesare i propri voti (Podemos). Gli altri (Le Pen, Salvini, Grillo, Farage) staranno a guardare. Il loro consenso sarà pari all’aumento delle emergenze (finanziaria, migratoria, sul terrorismo). E nel 2017 si vota in Francia.  Anche Angela Merkel potrebbe vivere periodi di tensioni interne, soprattutto in merito al tema immigrazione.

Il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, a 'Porta a Porta', il 21 gennaio 2014 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Italia

Anche l’Italia avrà due appuntamenti elettorali importanti. Le comunali in primavera, con al voto città importanti come Roma, Napoli, Milano e Torino. E poi il referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale voluta dal governo. Due banchi di prova importanti per Renzi. Se sul quesito referendario è scontato un ampio successo, le sfide locali potrebbero riservare sorprese, soprattutto sul fronte 5 Stelle. Molti guardano a Roma. Milano sarà probabilmente appannaggio di Sala (qualora prevalga nelle primarie). Napoli altra incognita. A Torino Fassino cerca il bis. Qualora il movimento candiderà personaggi credibili, potrebbe anche averla vinta in almeno un capoluogo.

Renzi, oramai etichettato da molti come ‘neoberlusconiano’ per le politiche liberalconservatrici attuate su Lavoro (Jobs Act), Scuola e Fisco (no tasse sulla prima casa per tutti) dovrebbe aggiustare il tiro ‘coprendosi’ a Sinistra. Sarà forse l’anno delle Unione Civili, dello Ius soli e dell’inasprimento dei provvedimenti contro i reati. Chissà se questo gioverà alla sua popolarità. Una cosa è certa. Il 2016 inizia nel segno del Premier, per mancanza di avversari. Forza Italia è in disfacimento, con Verdini che recluta parlamentari ogni giorno. Berlusconi non sembra poter fare nulla per arrestare la caduta ed insegue il nuovo leader del Centrodestra ovvero Matteo Salvini. Il populismo leghista paga ancora ed i temi nazionali ed internazionali (immigrazione, sicurezza, pericolo attentati) saranno determinanti per accrescerne ulteriormente il consenso. I 5 Stelle sono ancora in fase di ‘maturazione politica’ e le amministrative potrebbero far fare loro un importante salto di qualità o arrestarne il consenso. Il resto è nulla. A Sinistra del PD c’è il vuoto. Sel, ora Sinistra Italiana assieme ad ex PD, non sembra impensierire Renzi, così come Possibile di Civati. Anche il Centro è annichilito dal decisionismo renziano. Le scelte ‘progressiste’ sui diritti civili potrebbero però consegnare qualche elettore in più ad Alfano e soci.

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Fronti caldi nel Mondo

Infine l’instabilità sui fronti caldi del Pianeta. Dalla Siria all’Iraq passando per la Libia, lo Yemen (senza dimenticare l’Egitto). L’ISIS nel 2015, aldilà degli attentati organizzati nel Mondo, ha perso terreno in Siria ed Iraq. Curdi e coalizione internazionale hanno recuperato terreno. C’è da capire come si muoverà Al Baghdadi per conquistare consenso e finanziamenti e se il fronte anti-ISIS riuscirà a trovare un accordo duraturo tra i vari attori in gioco (ribelli, Assad, Curdi, Stati Uniti, Russia, Europa, Turchia etc).

In Europa si temono attentati in Italia, Germania e Gran Bretagna. Il Giubileo potrebbe essere una ghiotta occasione anche se la risposta occidentale sarebbe poi inevitabile ed il tutto potrebbe assumere i contorni di una Guerra Santa tra religioni, cosa che l’ISIS non credo abbia intenzione di intraprendere (dichiarazioni di facciata a parte). Bisogna però considerare anche le schegge impazzite del terrorismo, non controllabili.

Cina e Stati Uniti rischiano di scontrarsi ‘economicamente’ nel fronte asiatico. Le manovre cinesi negli arcipelaghi Spratly e Paracel (ricchi di petrolio, gas e snodo commerciale) indispettiscono Washington che cerca alleanze nei paesi vicini (Vietnam, Taiwan, Filippine, Brunei e Malaysia).

Sul fronte russo, se ancora ci sono tensioni per l’Ucraina e si dialoga in chiave ‘soluzione in mediorente’, nuove fonti di scontro sono in Europa. Il Montenegro aderirà alla Nato e Putin è fermamente contrario. Si profilano tensioni e piccole ripicche. Senza trascurare gli scontri con la Turchia, destinate ad inasprirsi.

In Venezuela, dopo la sconfitta di Maduro nelle elezioni parlamentari, la situazione potrebbe precipitare. Anche il Brasile non se la passa bene, con un procedimento di impeachment per la Presidente.

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Crisi umanitarie

Le crisi umanitarie non saranno assenti. Da quelle dei migranti in fuga dalle guerre (dipenderà dalla evoluzione in Libia, Siria, Iraq, Yemen, Sudan, Africa sub-sahariana) ad una possibile nuova emergenza in Nepal, devastato dal recente terremoto. Vi sono poi le emergenze umanitarie ‘dimenticate’ dai media. (El Salvador, Honduras e Guatemala su tutte, secondo Reuters) e quelle pronte ad esplodere (Congo e Burundi) o a riesplodere (Ucraina)

Accordi internazionali (e crisi finanziarie)

Alcuni accordi importanti stipulati nel 2015 (dal TTIP/TTP al nucleare iraniano, fino ad arrivare all’accordo sul clima) potrebbero avere sviluppi nell’anno appena iniziato o essere clamorosamente smentiti dai fatti o superati dagli eventi. Il prezzo del petrolio continuerà a scendere? Altre crisi finanziarie saranno destinate ad esplodere in Europa o nel resto del Pianeta?

Sport e Società

Il 2016 sarà anche un anno di Sport. A giugno gli Europei in Francia, ad agosto le Olimpiadi in Brasile. Ed a maggio si chiude la Serie A. Sarà una sfida a tre tra Inter, Juve e Napoli?

Per finire gli eventi nostrani. Facile prevedere nuovi scandali, arresti più o meno eccellenti. Inchieste più o meno clamorose. (Pensate a grandi eventi ed aspettatevi grandi casini, Giubileo in primis?). Solita cronaca nera e pollaio nei talk politici. E l’Oscar, Sanremo, Masterchef, Amici, X Factor? Chi vincerà le sfide più attese della Tv e del Cinema? Infine i lutti eccellenti. Chi ci lascerà nel 2016? Tra musicisti, attori, scrittori, economisti e politici la lista sarà composita. Nessuna previsione quest’anno però.

Pezzo lungo il mio, tante parole ma in realtà l’anno è tutto da scrivere (e da vivere). Ed il primo capitolo è già iniziato!


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