Il 3° posto nel Team Relay agli Europei è una medaglia vinta o un’occasione persa?

Creato il 05 agosto 2011 da Sport24h

La differenza l’ha fatta la Francia, che torna al vertice europeo della staffetta crosscountry a scapito della Svizzera. Vista in quest’ottica il terzo posto dell’Italia, alle spalle di entrambe può apparire consolatorio e forse lo è. Ma da come si erano messe le cose alla fine un po’ di rammarico è rimasto. Non per Eva Lechner, quarta frazionista del gruppo, che su facebook ha salutato il terzo posto come un ottimo modo per iniziare gli Europei, non dimenticando però di ringraziare gli altri tre frazionisti, MA Fontana, Kerschbaumer e Samparisi. Fosse stato per loro avremmo festeggiato un primo posto da urlo, in questa stagione avara di soddisfazioni per il ciclismo nostrano, soprattutto per quanto riguarda i professionisti. Invece la tattica di Hubert Pallhuber prevedeva di raccogliere il massimo vantaggio possibile con i tre uomini per poi conservare le posizioni con Eva. Non è andata così o è andata come doveva andare solo in parte. Alla fine della gara gli azzurri sono giunti terzi, a 30” dalla coppia che si è contesa la vittoria in volata. Siamo sempre sul podio, come accade ormai da tempo soprattutto nella rassegna continentale. Questa volta di bronzo.
Dal punto di vista scaramantico una buona notizia, non tanto per il prosieguo della rassegna (anche se occhio al talento di Gerhard Kerschbaumer…) ma per i mondiali di fine agosto in Svizzera. E’ accaduto che nel Team Relay ai mondiali abbiamo migliorato il piazzamento degli Europei. Sperare non è reato. Tutto il movimento, a cominciare da Hubert Pallhuber e Paola Pezzo, se lo meriterebbe.

AU

ORDINE DI ARRIVO – Staffetta Team Relay: 1 Francia (Fabien Canal, Victor Koretzky ,Julie Bresset, Maxime Marotte) in 53’18”, media 21,16; 2. Svizzera (Thomas Litscher, Lars Forster, Nathalie Schneitter, Martin Gujan) a 2”; 3. Italia (Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Lorenzo Samparisi, Eva Lechner) a 33”; 4. Repubblica Ceca (Ondřej Cink, Radim Kovář, Tereza Huříková, Jan Škarnitzl) a 49”; 5. Germania (Jochen Käß, Christian Pfäffle, Elisabeth Brandau, Markus Bauer) a 1’23”; 6. Svezia (Emil Lindgren, Alexandra Engen, Emil Linde, Olof Jonsson) a 1’59”; 7. Russia (Pavel Pryadein, Mark Kuyan, Ekaterina Anoshina, Evgeny Pechenin) a 2’01”; 8. Ucraina (Sergii Rysenko, Artem Shevtsov, Iana Belomoina, Dmytro Titarenko) a 2’21”; 9. Olanda (Rudi Van Houts, Thijs Zuurbier, Anne Terpstra, Michiel Van der Heijden) a 2’52”: 10. Spagna (Jose Maria Sanchez Ruiz, Pablo Rodriguez Guede, Anna Villar Argente, Jose Antonio Hermida Ramos) a 3’03”; 11. Austria a 4’05”; 12. Slovacchia a 4’48”


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