... il Train d' Orientper il suo primo viaggio verso Istanbul, allora chiamata Costantinopoli.
"Nel 1869, Georges Nagelmackers, figlio di un ricco banchiere belga, si recò negli
Stati Uniti e rimase colpito da George Mortimer Pullman e dalla linea ferroviaria che portava il suo nome. Sognava di portare anche in Europa viaggi transcontinentali altrettanto lussuosi. I plutocrati del XIX secolo sarebbero saliti su un treno a Londra o Parigi e avrebbero attraversato il continente con stile, nel massimo comfort e opulenza, arrivando a rinfrescati e rinvigoriti a Costantinopoli, per osservare il passaggio dal Bosforo all'Asia. Purtroppo, l'Europa era un mosaico poliglotta di imperi, regni e principati, spesso gelosi guardiani della propria rete ferroviaria.
Ma molte delle teste coronate d'Europa erano imparentate tra loro e re Leopoldo II sfruttò le sue parentele per spianare la strada a Nagelmackers e alla sua ferrovia transcontinentale. Lo stesso re aveva una passione per i treni e l'offerta di viaggi gratuiti — in cambio del suo aiuto nella stipula di contratti per la società Wagons-Lits di Nagelmackers — rese l'impresa irresistibile. Tanto quanto il fascino della sua amante, la ballerina parigina Cléo de Mérode con la quale, si dice, trascorreva momenti indimenticabili nella sua carrozza privata. Con l'appoggio di Leopoldo II, il treno partì da Parigi per il suo viaggio inaugurale il 4 ottobre 1883, diretto a Costantinopoli. La stampa lo definì Orient Express e tale rimase per Nagelmackers come per i suoi passeggeri.
Leopoldo II non era certo l'unico monarca europeo innamorato dell'Orient Express. Re Boris di Bulgaria lo amava tanto che quando il treno attraversava sferragliando il suo regno, esercitava il diritto reale di guidarlo in prima persona. Anche il sovrano della confinante Romania, Carol II, aveva un debole per questo servizio e lo usò per portare la sua amante da Parigi a Bucarest (e spedire l'ex moglie, la principessa Elena di Grecia, in esilio). E nel 1940, quando fuggì nella neutrale Svizzera, scelse il treno, portando con sé tesori e opere d'arte. (da ralphlauren.com )
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Poster del XIX secolo di una farsa parigina, raffigurante ciò che la società dell'epoca immaginava potesse accadere negli scompartimenti dell'Orient-Express
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Viaggiare sull'Orient Express era un'avventura esclusiva e, all'apice della sua fama, collegava il centro di Londra al centro del Cairo, passando attraverso gli esotici Balcani e le storiche città del Levante. Divenne quindi lo sfondo perfetto per romanzi pieni di suspense e intrighi. Graham Greene scrisse Il treno d'Istanbul nel 1932 (pubblicato negli Stati Uniti con il titolo Orient Express) e due anni dopo Agatha Christie scrisse il suo romanzo forse più famoso, Assassinio sull'Orient Express che contrappone un brutale omicidio all'ambientazione lussuosa del treno. Senza dimenticare lo 007 di Dalla Russia con Amore
se volete potete ancora provarlo
e sognare di incontrare Josephine Baker ed Albert Einstein, cenare a fianco di Hercule Poirot o del poeta Apollinaire. Addormentarsi cullati dalle pagine di sir Arthur Conan Doyle, di Hemingway o di Agatha Christie, o spiare le abitudini delle bellissime come Marlene Dietrich o Mata Hari ,tutte con l' immancabile un flacone di Chanel n°5. o anche solo per ammirare i vagoni decorati da René Lalique
ma se volete risparmiare consiglio le memorie di chi guidava, non questo treno, ma questa leggenda http://www.journaldeborddunconducteur.fr/