Aprirà il 5 maggio, e sarà visitabile fino al 15 agosto, l’interessante mostra “American Woman: Fashioning a National Identity”, organizzata dal Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York.
La mostra esplorerà gli sviluppi percettivi della moderna donna americana dal 1890 al 1940, e il modo in cui queste percezioni hanno influenzato la sua immagine contemporanea. Focalizzandosi sugli archetipi della femminilità attraverso l'evoluzione dell’abbigliamento, l’esposizione rivelerà come la donna degli States diede il via a rivoluzioni stilistiche che rispecchiavano l’emancipazione sociale, politica e sessuale. Le “Gibson Girls” e le “Screen Sirens” fissarono le caratteristiche fondamentali dello stile americano, un tema che sarà esplorato da un’installazione video nell’ultima galleria.
“L’ideale della donna americana – ha dichiarato Andrew Bolton, curatore del Costume Institute– passò da una dipendenza nei confronti delle idee europee di eleganza a una sensibilità che rifletteva una serie di libertà che sono ancora associate con la donna americana di oggi. La mostra indagherà il ruolo della moda nel definire la rappresentazione femminile da un punto di vista storico, e racconterà attraverso le immagini la capacità della moda di ingabbiare le donne in archetipi che ancora oggi persistono”. L’esposizione raccoglie circa 80 esempi di haute couture, molti dei quali rimasti negli archivi del Brooklyn Museum da oltre 30 anni. Tra i designer presenti nella mostra Travis Banton, Gabrielle Chanel, Callot Soeurs, Elsa Schiaparelli.
L'naugurazione di “American Women” sarà preceduta da una serata di gala dedicata alla raccolta fondi per l’attività espositiva del MET.
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