Dal 16 al 20 novembre 2010, su Rai Uno, tutti i pomeriggi alle ore 17,00, torna l’unico e inimitabile festival canoro dedicato ai più piccini.
Arrivato alla sua 53esima edizione, lo “Zecchino d’Oro” si preannuncia ricco di novità, a partire dalla conduzione che quest’anno vedrà accanto alla ormai consolidata madrina dell’evento, Veronica Maya, l’attore e conduttore Pino Insegno.
Una coppia sicuramente divertente e ben assortita ma anche pronta a gestire, nel migliore dei modi, la banda dei nove piccoli finalisti ai quali quest’anno, si andranno ad aggiungere quattro bambini stranieri selezionati con la collaborazione di organismi internazionali.
12 canzoni in gara quindi, selezionate durante tutta l’estate, dapprima attraverso le audizioni e successivamente durante gli spettacoli di piazza presentati dalla stessa Veronica nelle varie città italiane.
Quest’anno, durante la fase finale poi, i bambini verrano divisi in due squadre che si fronteggeranno nell’Auditorium dell’Antoniano di Bologna. Questo permetterà un’articolazione ottimale del programma e darà modo ai conduttori di lasciarsi coinvolgere nelle dinamiche giocose e spontanee che si verranno a creare.
Malgrado le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane rigurado la futura sospensione della trasmissione, dalla Rai giunge una smentita per voce della produzione del programma e, in risposta a tutte le precedenti polemiche rispetto a spettacoli similari come “Ti lascio una canzone” della stessa Rai Uno e “Io canto” di Canale 5, gli organizzatori ricordano con forza il fattore storico e tradizionale che contraddistingue lo Zecchino.
Una trasmissione ormai consolidata che nel corso degli anni ha avuto modo di ottenere apprezzabili risultati per quel che concerne il gradimento sia in termini televisivi che musicali.
Nata nel 1959 dall’intuizione vincente di Cino Tortorella, con il passare del tempo questa manifestazione si è sempre prefissata l’idea di favorire la creazione di canzoni per bambini, cioè stimolare l’impegno dei compositori a realizzare opere destinate al mondo dell’infanzia. A partire dal 1991 poi si è deciso di devolvere i ricavi economici della manifestazione ad opere di bene rendendola così anche un ottimo strumento di solidarietà.
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