I ragazzi di Bluebox Labs sostengono che il bug esiste dalla versione Android 1.6 Donut ed attualmente riuscirebbe a colpire ben il 99% dei dispositivi Android. Normalmente le applicazioni sono verificate da alcune firme di cifratura, in modo che gli aggiornamenti possano essere rifiutati se la chiave non corrisponde a quella fornita dallo sviluppatore. Ma Bluebox afferma di aver trovato un modo per modificare il file APK dell’app senza corrompere le firme, permettendo in questo modo la diffusione di codice dannoso, da installare in caso un malintenzionato riesca a trovare il modo per inviare all’utente un pacchetto software modificato.