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Il bacio dell’assassino – Stanley Kubrick

Creato il 09 gennaio 2013 da Maxscorda @MaxScorda

9 gennaio 2013 Lascia un commento

Il bacio dellìassassino
La ruota gira e dall’ultimo film passiamo al primo, quantomeno il primo ufficialmente riconosciuto da Kubrick e gia’ l’animo dovrebbe predisporsi tra l’intenerito e l’ammirato un po’ come accade per tutti i grandi e invece no.
Sin dall’apertura, si percepisce una solidita’, una tale compattezza non sufficienti per presagire il futuro del regista ma nemmeno considerarlo un principiante accantonando quindi la tenerezza riservata agli esordenti.
Thriller poderoso, amore e morte che danzano assieme sulle note di un pugile a fine carriera e una giovane donna dal triste passato e da un presente difficile. Due solitudini che s’incontrano e che per liberarsi dovranno fuggire da qualcosa che va oltre le loro vite.
Kubrick e’ hitchcockiano nell’approccio ai personaggi, laddove preferisce far parlare le immagini per raccontare chi essi siano, da dove vengono e cosa li abbia condotti sin li’ e ci riesce con un favoloso bianco e nero molto contrastato che questo si, ritroveremo in tutto il suo cinema senza colore. 
Impossibile prescindere Kubrick dalla fotografia, egli nacque fotografo e lo rimase fino all’ultimo e sin dall’esordio l’approccio al fotogramma resta autonomo rispetto l’insieme in movimento, atomizzandosi con grazia senza rinnegare il risultato finito
Attentissimo nelle luci, non manca mai un equilibrio di forme dai contorni come brillanti sciabolate nel buio piu’ profondo e fu proprio l’abilita’ tecnica nel gestirle a far circolare il suo nome per i giusti corridoi.
Soggetto e sceneggiatura sempre del regista, svelano un’ulteriore sua dote, strada quella del thriller che avrebbe potuto ugualmente percorre con gran successo se ad un certo punto non avesse puntato piu’ sull’immagine che sul testo che s’intende mai da lui fu trascurato. 
Praticamente un mediometraggio nelle sua ora e poco piu’ di durata, essenzialita’ dettata certamente dai mezzi esigui dell’allora giovane regista ma in fondo a ben vedere, si glissa velocemente su un finale che da un punto di vista cinematografico non avrebbe potuto offrire molto. Cosi’ facendo e’ sufficiente ascoltare la narrazione del protagonista e poi  tutti a casa senza perdere tempo.
Inizio molto piu’ che interessante per chiunque e col senno del poi, vederlo e’ quasi un obbligo.

Scheda IMDB


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