Trama
Due cadaveri ripescati da un canale non parlano. È questo il problema dell’ispettore van den Bovenkamp della polizia di Utrecht. Troppo tempo passato nell’acqua ha reso irriconoscibili i volti delle vittime, cancellato le impronte digitali. Restano solo il frammento di un tatuaggio e una misteriosa medaglietta, oltre a una testimone ben poco affidabile. Che i morti non parlano lo sa bene anche Franz La Fata, uomo d’onore e killer palermitano, irresistibile per le donne ma ben deciso a starne lontano perché “un soldato non s’innamora”. Finché, nel luogo più impensato, incontra Gaia, fragile, complicata e bellissima. Un ispettore stanco che presto si troverà di fronte un terzo cadavere e un assassino alle prese con un cuore che non sapeva di avere: vicende lontane, in due Paesi diversi, destinate però a intrecciarsi inestricabilmente. La pista di van den Bovenkamp lo porterà dai due sconosciuti annegati a una splendida ed equivoca bielorussa, Ludmilla Zamiatenko, mentre
l’indagine si allarga fino a toccare i traffici della politica siciliana e a minacciare la criminalità organizzata internazionale… Dalla cupa primavera olandese alla bellezza avvelenata di Palermo si dipana un thriller che coinvolge con le sue atmosfere, conquista con le voci e le storie di due personaggi straordinariamente reali, in un intrigo in cui buoni e cattivi si confondono in un mortale gioco di specchi.
Recensione
Il nuovo romanzo di Antonio Pagliaro è sicuramente il suo lavoro più maturo per la capacità di incuriosire attraverso la trama nella prima parte e di coinvolgere attraverso le vicende personali nella seconda.
E’ un noir che si legge avidamente, con voracità, consumando letteralmente le pagine per nutrire speranze.
I personaggi sono tratteggiati al punto tale da trovarsi ora in Olanda, ora in Sicilia senza descrizioni prolisse delle ambientazioni ma attraverso le peculiarità dei protagonisti.
Non era facile gestire una storia nella storia, un intrigo internazionale, un delitto su cui aleggia l’ombra della mafia, i sentimenti dei protagonisti.
Pagliaro ci riesce abilmente, strutturando il suo lavoro come un’ arnia o per restare in tema, come una Matrioska.
Nulla in questo romanzo passa in secondo piano. E’ un crescendo emozionale che raramente capita di leggere. Vi consiglio di non perderlo. Un noir made in Italy che sono convinto arriverà oltre i confini nostrani.
Dettagli
- Copertina flessibile: 304 pagine
- Editore: Guanda (5 febbraio 2015)
- Collana: Narratori della Fenice
- ISBN-10: 886088747X
- ISBN-13: 978-8860887474