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Il bacio della Medusa / Melania G. Mazzucco

Creato il 21 luglio 2011 da Lo Sciame Inquieto
Il bacio della Medusa / Melania G. Mazzucco Il bacio della Medusa / Melania G. Mazzucco. Milano; Rizzoli, 2008.
Il bacio della Medusa è un libro carico, sovrabbondante nella lingua e nei contenuti, chiaramente il primo romanzo della Mazzucco, quello in cui lo scrittore un po' acerbo non riesce a filtrare la totalità delle suggestioni letterarie e di vita che ha accumulato. E così il romanzo ne viene fuori come la somma di tanti romanzi e di tanti stili differenti.
Del resto, la stessa Mazzucco ce lo racconta con dovizia di particolari nella postfazione a questa edizione, svelando genesi e retroscena della scrittura.
Eppure, nonostante l'immaturità che sembra emergere in alcuni passaggi, il libro ha una potenza che prefigura le qualità narrative della Mazzucco di Vita. Di quest'ultimo ritroviamo qui il gusto documentaristico, l'ambientazione storica, il groviglio dei sentimenti, i rapporti tra le classi sociali e tra i generi, la cultura contadina, l'ineluttabilità del destino.
Anche in questo romanzo al centro dell'intreccio c'è una storia d'amore impossibile, quella tra Norma, di buona società, sposata con l'onorevole Argentero, e Medusa (al secolo Maddalena Belmondo), figlia di una famiglia contadina numerosa della Valle Stura, con un'infanzia difficile alle spalle, segnata dall'incontro col vagabondo Peru.
Siamo all'inizio del Novecento, nella provincia piemontese, tra valli e montagne, e l'esito, pur mitigato da un finale ipotetico alternativo, è inevitabilmente drammatico.
Nel frattempo, siamo trascinati nel fiume in piena di pensieri, parole ed eventi, cui solo il narratore - che qua e là viene allo scoperto - impone un freno. La sensazione di essere in balia di qualcun altro, storditi dal flusso disordinato della coscienza ci mette talvolta in una condizione di inferiorità e di passività quasi insopportabile che, da un lato ci impedisce di staccarci dalla storia e dai personaggi, dall'altro suscita il desiderio di sostituirsi al narratore.
Potenza della scrittura nel darci l'illusione di poter riscrivere anche la vita.
Voto: 3/5

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