Negli ultimi anni, il badminton azzurro-perlomeno a livello internazionale-è stato sinonimo unicamente di Agnese Allegrini: la viterbese di trent’anni, due Olimpiadi alle spalle e tanti viaggi in giro per il mondo come unica rappresentante del nostro volano, ha però deciso di fermarsi “a respirare” dopo lo stress di questa stagione, in vista di decidere sul futuro.
La Federazione Italiana Badminton (FIBA) ha lavorato molto negli ultimi anni per cercare di dare una buona copertura territoriale a questo sport. A Milano è sorto un modernissimo PalaBadminton, primo centro del genere in Italia, dove la stessa Allegrini, nei mesi scorsi, ha allenato un gruppetto di ragazzi da lei definiti “molto interessanti in prospettiva”. Anche gli atleti di Malles Venosta, in Alto Adige, stanno crescendo regolarmente e potrebbero contribuire ad un importante ricambio ai vertici agonistici. Inoltre, la Federazione partecipa spesso a varie iniziative organizzate da associazioni o scuole per diffondere il volano soprattutto tra i più giovani.
In nazionale, agli ordini del direttore tecnico rumeno Csaba Hamza e di Fabio Morino, allenatore degli juniores, ci sono una decina di atleti. Oltre a questi, bisogna considerare il ventitreenne Wishnu Putro, ventitreenne indonesiano che fa da sparring al centro tecnico di Milano, rappresentando talvolta i colori azzurri nei tornei internazionali. Con una lunga e vincente carriera a livello giovanile, il ventenne Daniel Messersì, laziale tesserato per il BCC Lecco, è sicuramente uno dei ragazzi che ha maggiori possibilità di mettersi in luce negli anni a venire. Il campano Rosario Maddaloni, ventiquattro anni, è molto forte anche nel doppio e vanta già una buona esperienza internazionale, al pari del siciliano Giovanni Greco; dall’Alto Adige arrivano invece Manuel Batista, classe 1989, e lo junior Pirmin Klotzner. Il settore femminile soffre particolarmente l’assenza della Allegrini, davvero l’unica rappresentante azzurra ad alto livello. Il futuro è nelle mani di quattro ragazze, due diciannovenni di Novi Ligure (Silvia Corradi e Anna Boveri) e due altoatesine, la ventiduenne Ira Tomio e la diciassettenne Judith Messner. L’obiettivo, per tutti, è Rio de Janeiro 2016: il tempo è tanta e la strada da fare non è certo facile.
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OA | Marco Regazzoni