E’ come una statua, un’opera d’arte di grande valore alla quale viene tagliata la testa, o un arto. Pensate alla Pietà di Michelangelo ad esempio. Quando uno squilibrato rovinò la Pietà di Michelangelo, fu un grave lutto per l’arte mondiale. La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito. L’unica grande opera di Michelangelo che porta la sua firma, oggi è protetta da un vetro affinchè la gente possa ammirarne la bellezza senza che corra il rischio di essere nuovamente danneggiata.
Una notizia che ebbe una risonanza mondiale.
In questi giorni si parla sempre più insistentemente della possibilità di chiudere il Maggio Musicale Fiorentino, Il Commissario straordinario del teatro, Francesco Bianchi, dopo aver rimandato per settimane l’incontro con i delegati dell‘RSA del Teatro, ha ufficializzato la sua proposta di salvataggio per la Fondazione. Molto banalmente, questa consiste nel mandare a casa 119 lavoratori qualificati, tra cui tutti e sedici i componenti del MaggioDanza.
Ebbene, un’ importante istituzione di una città d’arte famosa nel mondo come Firenze, con questi tagli, è come un’opera d’arte mozzata. Ciò non deve succedere!
Mi auguro che si faccia avanti qualche grosso sponsor, affinchè non si arrivi a questo sfacelo. I tagli da fare sono altri, certamente non quelli delle teste dei lavoratori che non hanno alcuna colpa del grave buco finanziario.
Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, nasce nel 1967 e fin dai primi anni si impone all’attenzione nazionale e internazionale, trovando un punto di riferimento in Aurelio M. Milloss.
Con l’arrivo di Evgheni Polyakov nel 1978 inizia un’ascesa culminata nella nuova versione dello Schiaccianoci firmato dallo stesso Polyakov, e in una serie di spettacoli in cui figurano ospiti prestigiosi quali Fonteyn, Plisetskaja, Makarova, Fracci, Maximova, Terabust, Nureyev, Vassiliev, Baryshnikov, Bortoluzzi, Godunov.
Nel 1988 assume il nome di MaggioDanza. Da quel momento, oltre a diverse creazioni di Polyakov e alle novità di celebri coreografi, la formazione presenta grandi titoli classici e novecenteschi. Dal 1996 al 1998, Direttore della compagnia è Karole Armitage, della quale MaggioDanza interpreta The Predators’ Ball, riproposto successivamente a New York, Apollo e Dafne con allestimento di James Ivory, e Pinocchio con costumi di Jean-Paul Gaultier. Dal 1998 al 2003 alla direzione della formazione fiorentina si succedono Davide Bombana, Frédéric Olivieri, Elisabetta Terabust, Florence Clerc, Giorgio Mancini e Vladimir Derevianko.
Il repertorio di MaggioDanza comprende lavori dei più celebri coreografi novecenteschi, fra i quali Cunningham, Forsythe, Petronio, Cranko, van Manen, van Danzig, Taylor, Bombana, Neumeier, Balanchine, Uotinen, Limón, Parsons, Miller, Duato, Childs e Montero.
Nel giugno 2009 la Compagnia vince il premio “Danza&Danza 2008” per La bella addormentata di Goyo Montero, quale “migliore produzione italiana dell’anno”. Dall’ottobre 2010 è Direttore Francesco Ventriglia, che inizia ad arricchire il repertorio della compagnia con importanti autori del panorama internazionale della danza contemporanea quali Angelin Preljocaj e Andonis Foniadakis, oltre a proporre titoli di sua creazione quali Sogno di una notte di mezza estate, Stabat Mater, Pinocchio e The Genesis Tribute accolti con grande favore da pubblico e critica. Ventriglia crede nell’eccellenza dei suoi danzatori e intende presentare, attraverso una scelta di collaborazioni con creatori di altissimo livello, opere rivolte sia a un pubblico alle prime esperienze con il mondo del balletto che agli appassionati più esigenti.