I Kampf sono una famiglia di borghesi arricchiti e volgari che grazie al lavoro del signor Kampf si sono aggiudicati una posizione nella Parigi tra le due guerre. Madame Kampf, Rosine, è una donna egoista ed egocentrica che ha tutta l’intenzione di godersi la vita ora che ha raggiunto un tenore di vita lussuoso, dopo anni di provazioni, mettendo volutamente da parte la figlia quattordicenne Antoinette sofferente per il disamore dei suoi genitori. Quando i coniugi decidono di organizzare un grande ballo per consolidare le loro liason sociali Antoinette è eccitata all’idea di un anticipo del suo debutto in società, ma i suoi sogni vengono presto infranti dalla crudele madre che le vieta di farsi vedere alla serata danzante. Eppure, nonostante i ricchi preparativi nessuno si presenta alla festa, facendo suscitando la disperazione dei coniugi che non capiscono l’assenza dei loro invitati.
Questo romanzo breve del 1929 scritto di getto da Némirovsky recupera alcune delle tematiche a lei care, come il grottesco ritratto di una famiglia ebrea che cerca di liberarsi della sua precedente condizione per conquistare un posto di rilievo nella società in cui si insedia. Ma il cardine della storia è senz’altro il traumatico rapporto tra madre e figlia. Rosine è una madre snaturata che pensa solo al proprio piacere personale, dimenticandosi di avere una figlia poiché è troppo impegnata a godersi lo status di nuova ricca; oltre alla squallida immagine di parvenu ha anche tutte le caratteristiche di una madre vanesia (un po’ come la vera madre di Irène) insensibile nei confronti di una figlia che vive un momento così delicato come il passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, con tutte le complessità conseguenti come la sofferenza per il rifiuto subito da chi più di tutti dovrebbe amarla. Antoinette odia i suoi genitori, pacchiani e ridicoli, li giudica degli arrivisti privi di qualità morali e indegni del suo rispetto, eppure non può che cercare il loro amore, continuamente non corrisposto.
Un romanzo brevissimo, poco più di un racconto, che si legge con una punta di malinconia e compassione nei confronti di Antoinette e con un incontenibile disprezzo verso i suoi genitori.
«Santa Vergine, perché mi hai fatto nascere in mezzo a loro? Puniscili ti prego... Puniscili e poi io muoio contenta - A un tratto si interruppe e disse ad alta voce: - Probabilmente sono tutte balle, il buon Dio, la vergine, balle come i buoni genitori dei libri e l'età felice... Ah, sì, l'età felice, che balla... che balla! - ripeté rabbiosamente mordendosi le mani così forte che le sentì sanguinare sotto i denti -. Felice... Felice... Preferirei essere morta e sotterrata. - La schiavitù, la prigione, ripetere giorno dopo giorno gli stessi gesti alle stesse ore... Alzarsi, vestirsi, gli abiti scuri, gli stivaletti pesanti, le calze a coste, glieli fanno mettere apposta come una livrea, perché nessuno in strada segua sia pure per un momento quella ragazzetta insignificante che passa... »
Per la conclusione di questo post ho pensato a qualcosa di diverso dal solito. Recentemente ho scoperto una community molto interessante, Stylight, che si occupa di raggruppare e mettere in evidenzia prodotti di e-commerce relativi al mondo della moda da tutta Europa. La parte più interessante è che grazie ai Mood Boards è possibile creare delle bacheche virtuali in cui raggruppare i propri pezzi preferiti; ma non si tratta di semplici 'carrelli della spesa’, nei Mood Boards è possibile inserire tuto ciò che ci ispira, citazioni, musiche, fotografie, creando delle lavagne a tema. Mentre navigavo sul sito ho provato ad immaginarmi come si vestirebbero oggi Antoinette e Rosine al ballo: inutile dire che Rosine indosserebbe quanto di più appariscente e audace ci sia sul commercio! Antoinette invece avrebbe un look ancora da bambina, con abiti corti e scarpe con i lacci. Io le ho immaginate così ne Il ballo dei Kampf.
Cosa dite? Vi sembra che sarebbero i look adatti a questi personaggi?