Come descritto nel precedente articolo, la relazione madre-bambino getta le basi per quelle che saranno le modalità tipiche del piccolo di relazionarsi e comunicare col mondo esterno. Più precisamente, dall'incontro madre-bambino, si formano quelli che Bowlby definì, MOI (Modelli Operativi Interni) che possono essere considerati come dei filtri interpretativi di sé e del mondo, per la maggior parte inconsci, tramite i quali le relazioni sociali e altre esperienze vengono interpretate. Questi gettano le basi per fissare delle regole decisionali implicite per entrare in relazione con gli altri e, nel bene e nel male, contribuiscono a confermare e a mantenere costanti le aspettative che l’individuo ha di sé e degli altri.