Il bambino grasso

Creato il 14 maggio 2014 da Framiner

Le cause del sovrappeso nei bambini possono essere molto varie e, a volte, di difficile interpretazione: è comunque sempre indispensabile il consiglio del medico.
La vecchia equivalenza: bambino grasso, bambino sa­no è ormai superata. Oggi sappiamo che talvolta un bambino eccessivamente florido può nascondere, in realtà, disturbi organici anche gravi. È tuttavia molto difficile stabilire quando in un bambi­no il sovrappeso esista veramente e sia da sottoporre a controllo medico (e anche questo dimostra l'importan­za del costante controllo pediatrico e del dietologo). Infatti, un bambino può essere al di sopra della norma per fattori puramente costituzionali, giacché anche i genitori hanno una costituzione robusta e, in questo caso, non si può sicuramente parlare di sovrappeso, poiché è l'intera struttura del corpo (apparato schele­trico, massa muscolare) che è più sviluppata della nor­ma. Diverso è il caso di un bambino caratterizzato da una corporatura esile che improvvisamente si mette a ingrassare, superando notevolmente il peso iniziale: qui, indubbiamente, è subentrato un qualche fattore che deve essere scoperto e curato. Infine, talvolta, sono proprio i genitori a "creare" bambini in sovrappeso soltanto perché li vedono aumentare di peso e di statu­ra (fenomeni legati unicamente a meccanismi di svilup­po del tutto normali) e scambiano un fenomeno natu­rale per qualche cosa di patologico. Tutto questo serve a sottolineare come sia difficile sta­bilire con esattezza l'esistenza di un "vero" sovrappe­so.
Le cause mediche del sovrappeso - Come detto in precedenza il sovrappeso può essere talvolta causato da vere e proprie malattie. Le più frequenti sono quelle su base endocrina, legate cioè alla presenza di malattie di determinate ghiandole endocrine: pancreas (diabete), tiroide (riduzione dell'attività tiroidea, ipotiroidismo), tratto diencefalo-ipofisario, ghiandole genitali. Si di­stingue poi un'obesità essenziale di cui non sono chiaramente identificabili le cause.
Dal punto di vista costituzionalistico si differenzia una obesità ipertonica (più comune nei maschi, associata a un notevole grado di attività fisica) e un'obesità ipoto­nica (osservabile con maggiore frequenza nelle femmi­ne e contraddistinta da una tendenza alla scarsità di movimenti, alla comparsa di deficienze cardiovascolari e di malattie respiratorie).
Per il controllo dei sovrappesi legati ad eventuali alte­razioni dell'ipotalamo sono stati messi a punto due particolari test: il test di tolleranza per l'insulina (Insu­lin Tolerance Test) e il test di funzionalità della ghiandola ipofisaria ( TRH o Thyroliberin Test) con cui si può deter­minare con notevole precisione se l'insorgenza di un sovrappeso è legata in qualche modo ad alterazioni della struttura ipotalamica.
Le cause psicologiche del sovrappeso - È stata la psicoanalisi, prima, e la medicina psicosomatica poi, a mettere in luce l'importanza dei processi psicologici nella determinazione di uno stato di sovrappeso. L'ali­mentazione non è mai soltanto un puro processo fisio­logico. Ha sempre, impliciti, valori affettivi: il neonato che succhia dal seno della propria madre o è da questa allattato, associa alla funzione alimentare anche una fondamentale connotazione psicologica per cui il cibo, la sua sopravvivenza fisica, l'amore della madre, la dolcezza e tranquillità dell'ambiente, si mescolano pro­fondamente. È per questo che il tratto gastrointestinale assume anche un forte valore simbolico: la ricerca o il rifiuto del cibo hanno lo stesso valore, in molti casi, dell'accettazione o del rifiuto della vita e della realtà. Ciò spiega quindi la comparsa di stati di sovrappeso (o di magrezza) in molti bambini che presentano dei pro­blemi psicologici: il cibo assume il valore di un messag­gio, di un segnale per i genitori e per l'ambiente che li circonda. Così un bambino ansioso, che abbia delle carenze affettive e sia persuaso di non essere sufficien­temente amato dai genitori, può ricorrere a un'alimen­tazione eccessiva per compensare la "mancanza" di un ambiente affettivamente sicuro. Ugualmente, un bam­bino che si sente minacciato da un'insicurezza origina­ta da conflitti inconsci (aggressività verso uno dei genitori, o fratelli e sorelle, difficoltà scolastiche ecc.) può reagire mangiando eccessivamente per raggiungere due obiettivi: una sicurezza psicologica e una "impo­nenza" fisica che lo faccia sentire superiore agli altri.
La cura del sovrappeso - È molto complessa ed esige estrema attenzione da parte dei genitori e del medico per un periodo di tempo prolungato. Anzitutto, i geni­tori non devono mai iniziare per conto loro (o per senti­to dire) nessuna cura per combattere il sovrappeso nei propri figli giacché l'uso di farmaci errati possono ave­re qui conseguenze veramente molto gravi. La terapia farmacologica del sovrappeso utilizza infatti farmaci anoressanti (che riducono l'appetito), diuretici, estratti ghiandolari ecc., tutte sostanze in grado di turbare pro­fondamente i meccanismi fisiologici dei ragazzi. È quindi necessario procedere per gradi, rivolgendosi allo specialista (endocrinologo) che prescriverà gli esami necessari. Successivamente saranno l'endocrinologo e il dietologo a prescrivere una tabella che dovrà essere seguita scrupolosamente.
Per la terapia di tipo psicologico si dovrà ugualmente procedere con molta attenzione: anzitutto dovranno es­sere eseguiti tutti gli esami clinici, come se si trattasse di un sovrappeso di origine organica e soltanto succes­sivamente ci si potrà rivolgere a uno psicologo (o psi­chiatra) specializzato in problemi infantili. In questo caso i genitori debbono sapere che, contem­poraneamente al bambino, dovranno loro stessi sottoporsi a una psicoterapia giacché, logicamente, il distur­bo affettivo presente nel bambino è intimamente legato alla personalità e ai rapporti intercorrenti fra i genitori.
Lo sport - Ha una grande importanza per varie ragio­ni: riduce la massa adiposa, rende il bambino più sicu­ro di sé (naturalmente non si deve ricorrere mai allo sport agonistico), facilita i processi di assimilazione de­gli alimenti. Sport indicati sono soprattutto il nuoto, l'atletica leggera (corsa, salto, attrezzistica), il cicli­smo, il tennis. Anche la ginnastica è molto utile: è però importante che gli esercizi siano svolti con costanza e preceduti da un esame medico che attesti le condizioni di perfetta salute del bambino.
Dieta - La contemporanea presenza di processi di svi­luppo e di un sovrappeso complica notevolmente la prescrizione di una dieta che non deve in alcun modo compromettere la crescita del bambino. Sarà comun­que necessario ridurre il contenuto in grassi e carboi­drati, mentre quello in proteine e vitamine rimarrà in­variato o lievemente aumentato. Anche il contenuto in acqua e sali deve essere attentamente controllato. Co­munque, mai come in questo caso è indispensabile l'in­tervento e il costante controllo del dietologo. In linea generale saranno ammessi alla dieta il latte scremato, le minestre leggere, i passati di verdura, poco pane o grissini, il pesce lessato e bollito, le verdure fresche, la frutta fresca, le carni magre.

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