L'ho letto. Ed ho capito il perchè.
Manuel è un bambino rifiutato dal mondo. Orfano, vive con un nonno-padrone che non l'ha mai trattato con amore ma che lo tratta in modo disumano picchiandolo in modo feroce se fa tardi la sera e senza prestargli alcuna attenzione. Manuel sembra essere davvero invisibile al cospetto di una società - la difficile società del Cile degli anni '80 - che poca attenzione presta ad un bambino figlio di nessuno. Un bambino che pian piano mette assieme i pezzi della sua esistenza e che, a cinque anni, realizza di trovarsi in un posto che non ama e che non lo ama. Così, dall'alto dei suoi cinque anni, decide di andarsene vivendo da solo in un bosco. Nessuno lo cerca. Nessuno sente la sua mancanza. Lui scopre una vita fatta di sofferenza ma lontano dalle percosse e dalla paura di dover sentire il passo pesante del nonno che si avvicina a lui. Scopre la bellezza di madre natura e cresce per qualche tempo così, potendo contare solo sulle sue forze.
Fino a quando - così è scritto nell'introduzione al libro - il destino non inizia il suo lungo viaggio in cerca del bambino invisibile...
Quella di Manuel è una storia tristemente vera. Ed ho capito perchè mia nonna non ha apprezzato la prima parte del libro: vi si racconta delle violenze subite dal piccolo, della sua impotenza davanti alla cinghia di una cintura, dell'indifferenza della società nei suoi confronti. Poi le cose cambiano e la seconda parte del libro - quando si apre un barlume di speranza - a mia nonna è piaciuta...
Lei lo ha letto in una settimana, io in tre giorni. E' scritto molto bene, in modo molto efficace. L'autore ha il merito di riuscire a trasmettere emozioni e a rendere al meglio le varie situazioni narrate. Ho avuto l'impulso di correre incontro a quel bambino, di aiutarlo a rialzarsi, di stringerlo a me e trasmettergli un po' di calore. Ho avuto voglia di prendere a schiaffi quell'uomo, quegli uomini e quelle donne che con tanta indifferenza si sono relazionati con lui.E ogni volta che chiudevo il libro ho avuto la voglia irrefrenabile di abbracciare i miei figli e coprirli di baci...Un libro che ho trovato molto bello e che mi sento di consigliare per questo Venerdì del libro. Mi spiace solo che sia una storia vera... e mi auguro che non ci siano mai più bambini invisibili, in nessun posto del mondo.*** Il bambino invisibileMarcello Foa con Manuel Antonio BragonziPiemme Voci16.50 euro