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Il banco paga

Da Dallomoantonella

Mi capita di riflettere su quelli che sarebbero i nostri meccanismi mentali.

Di solito ci sono più di famiglia i meccanismi riflessi, cioè le reazioni istintive e di riflesso, appunto, che ci capitano a seguito di una determinata circostanza.

Il meccanismo mentale invece è più psicologico, è più legato al nostro vissuto più o meno recente: che so, se usciamo da un periodo in cui è stato per noi fondamentale  guardarci dal dire falsità,  ci viene spontaneo rendere trasparente tutto quel che ci accade, proprio per un meccanismo mentale.

Può capitare che questo accada senza che ce ne si renda conto.

Solo dopo, riflettendo sugli accaduti, ci si accorge che però avremmo potuto avere altre scelte, altre possibilità di azione.

Nulla di male. Con calma possiamo andare ad aggiustare il tiro.

C’è sempre una seconda possibilità, nella nostra testa, e nel nostro cuore.

Questa è la bellezza della libertà.

La libertà è una questione assai pericolosa, si sa,  ma è anche il dono più indispensabile dopo l’essere venuto al mondo.

Se solo potessimo avere tanta energia quanta ce ne è dato di spendere, ognuno di noi potrebbe fare molte più cose di quelle che riesce a portare a termine.

Purtroppo per una cattiva, anzi pessima distribuzione delle risorse, le quali  si trovano ad essere distribuite non certo per equità  ma per puro calcolo di pochi  a danno dei molti,  per cui chi avrebbe molto pane buono non avrebbe  i denti e chi avrebbe i denti, non avrebbe pane buono  da mordere.

Eppure deve pure arrivare un momento nella vita di tutti noi in cui  ci si possa   trovare ad avere in ottima  misura l’uno e l’altro.

“Fate il vostro gioco” , signori e signore,   il banco paga.

 


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