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Il baobab, un ponte tra cielo e terra

Da Traveltotaste
Il baobab, un ponte tra cielo e terra

baobab tramonto

Albero nazionale del Madagascar il baobab, talmente alto da essere considerato un ponte tra cielo e terra, è fonte di numerosi rimedi medicali.

Il gigante buono mi ha sempre ispirato simpatia per la sua longevità e le imponenti dimensioni, una pianta che riesce a mantenere un’innata eleganza.

Una scultura creata dalle abili mani della natura.

Ricco di molteplici proprietà è considerato un ingrediente fondamentale nell’alimentazione del popolo africano. Ha un elevato contenuto di Vitamina C (circa otto volte in più rispetto all’arancia) ed altre importanti sostanze nutritive.

Ogni sua parte trova un utilizzo: le foglie cotte assomigliano agli spinaci, la corteccia viene impiegata per creare funi ed altri oggetti di utilizzo comune. I tronchi cavi degli alberi vivi sono utilizzati come serbatoi d’ acqua , un grosso albero può arrivare a contenerne fino a 9000 litri.

Nell’Africa occidentale il tronco cavo può essere usato come prigione, stalla o magazzino mentre in Zimbawe è usato come sala di attesa per i bus, riesce a contenere fino a 40 persone.

Il baobab, un ponte tra cielo e terra

frutti baobab

I suoi frutti, gli unici al mondo che arrivano disidratati alla maturazione, sono altamente nutrienti.

Hanno una consistenza un po’ strana. Non sono succosi, non hanno una polpa carnosa ed un colore vivace, come ci si potrebbe immaginare.

Si tratta di pezzi con una colorazione beige chiaro che, al tatto, sembrano composti da gesso.

Al gusto, risultano aciduli ed impossibili da masticare, bisogna succhiarli fino a quando non rimangono solo i numerosi semi cuoriformi.

Lo spirito del baobab, si dice, protegge i villaggi, solamente i saggi hanno il permesso di scalare il suo alto fusto e solo le forze della natura hanno il potere di abbatterne uno.

Una leggenda narra che una volta il baobab fosse l’albero più bello sulla Terra e che si vantasse con le altre piante dei suoi profumatissimi fiori e dei suoi frutti.

Gli altri alberi, allora, pregarono gli dei affinché facessero cessare le derisioni ed il dio della foresta decise di punire il baobab sradicandolo, girando le radici verso il cielo e piantandolo a testa in giù. Secondo la leggenda, perciò, i suoi rami sarebbero in realtà le radici.

 Anche Antoine de Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe narra che il protagonista è preoccupato dal fatto che i baobab, crescendo, possano occupare tutto lo spazio del suo asteroide.

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Foto archivio



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