Non ricordo chi mi abbia parlato di questa cosa, altrimenti gliene renderei merito, ma l'idea mi è piaciuta così tanto che ho deciso di metterla in pratica.
E così l'ho fatto. Ho fatto il mio carattolo della felicità.
Perchè pure io ho un lato non dico dolce, ma almeno "non acido", solo che lo nascondo bene.
Sì, lo so: il coniglietto rosa non ve l'aspettavate.
Il barattolo della felicità nasce dalla constatazione che di motivi per porcheggiare come un camionista turco ce ne sono fin troppi, mentre poche sono le occasioni per gioire. O almeno per sorridere.
Perchè lasciare che queste occasioni vadano perdute? E come raccoglierle e farle fruttare senza che vadano perdute? Un po' come succede alle buone notizie al tg, che vengono immediatamente dimenticate grazie ad un servizio su una strage o su un barcone pieno di bambini affondato.
Il meccanismo è semplice.
Ogni giorno scrivo qualcosa di bello accaduto durante la giornata. Piccole o grandi cose che siano, ne scelgo una e la scrivo su di un biglietto. Il biglietto lo accartoccio e lo metto in un barattolo.
Il biglietto può essere anche il retro di uno scontrino, di un biglietto del cinema, l'angolo di una multa. Insomma qualsiasi cosa io abbia sotto mano in quel momento.
I biglietti, muniti di data, serviranno nelle giornate di sclero. Quelle in cui mi sentirò a pezzi, in cui mi sembra di sbagliare tutto, in cui niente va per il verso giusto.
Potrò ripescare qualche biglietto e sorridere di quanto di bello è accaduto qualche tempo addietro.
Il mio barattolo è aperto, nel caso anche FF avesse necessità di attingere ad una scorta di momenti felici per tirarsi su, ma ne esistono versioni praticamente blindate "for your eyes only".
Mi piace pensare che i bigliettini li conserverò, suddivisi per anno, per ricordare quanto avventurosa e straordinaria possa essere la vita di una ragazza normale.
La Redazione