Il battello va sull’onde
riottose dell’oceano.
Breve è la traversata.
Siedo nell’angolo tra
cordami e mercanzie.
Odo racconti disparati
o meglio suoni concitati
o che diresti cantilenanti
che s’inanellano in una
lingua che non è la mia.
Il bimbo di fianco a me
piange irrequieto
e la mamma prova a
a porgergli un seno
ma è avvizzito.
L’approdo è vicino.
E io ripenso al mio paese
alla piazza in festa
oggi che è di domenica.
E mi pare quasi di udire
voci altre e un suono
familiare di campane.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)