Il Belgio primo paese europeo a vietare il velo integrale?

Da Madyur

Il Belgio potrebbe essere il primo paese d’Europa a varare una legge contro il burqa e il niqab, i due costumi islamici che coprono completamente il volto delle donne. la norma , che era stata proposta dai liberali sia fiamminghi sia francofoni , era stata già approvata all’umanità in commissione parlamentare. Poi la crisi del Governo ha costretto la Camera a rinviare il voto.

Il provvedimento ha avuto il sostegno di tutti i partiti e di tutti i gruppi linguistici , ed è stato approvato con 136 voti favorevoli e due astensioni . Si tratta di una decisione il cui valore è quasi puramente simbolico. L’uso del velo integrale è poco diffuso in Belgio , dove le comunità prevalenti sono la maghrebine e la turca.

Inoltre in quasi tutti i comuni sono già in vigore regolamenti di polizia che vietano , per motivi di ordine pubblico , di circolare per strada con il volto coperto. A Bruxelles l’anno scorso la polizia ha contestato 29 contravvenzioni al regolamento.

Il nuovo provvedimento vieta di usare il velo islamico , ma non menziona la parola islamico : “vietato circolare in uno spazio pubblico col volto coperto o mascherato , completamente o in parte, con un capo di abbigliamento che non le rende identificabili”. Sono autorizzati i periodi carnevaleschi.

Tutti i deputati prima del voto hanno espresso che la legge vuole essere un passo avanti per la dignità delle donne. Il burqa e il niqab sono prigioni mobili ha dichiarato il fiammingo Bart Somers. “L’immagine del nostro Paese all’estero è sempre meno comprensibile – ha dichiarato il collega Ducarme – ma almeno l’umanità raggiunta su questo provvedimento è un elemento di orgoglio per essere belgi. Siamo il primo paese europeo a far saltare il chiavistello c he aveva messo le donne in stato di schiavitù. E speriamo che altri , come la Francia , l’Italia o l’Olanda , ci seguano”

E’ da vedere se il Senato avrà il tempo di approvare a sua volta la norma dandole validità legale prima dello scioglimento delle camere. Il governo belga è caduto per l’ennesima volta su una complessa questione linguistica che divide fiamminghi e valloni nella circoscrizione elettorale di Halle-Bruxelles – Vilvoorde. Le elezioni anticipate sembrano inevitabili.

madyur


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