Il film l'ho trovato facendo zapping, era già iniziato da un po', ma c'era Hilary Swank, e ho pensato che non poteva essere male. Non ne avevo mai sentito parlare, ma vabbè.....
E' la storia di una giovane insegnate, piena di entusiasmo, e del suo rapporto con una classe di quelle "difficili". I ragazzi problematici, quelli dei ghetti e delle orribili periferie americane. Un'ennesima variazione sul tema del bravo insegnate che puó cambiare la vita delle persone che incontra. Una bellissima storia di riscatto, di integrazione, di fiducia e di amore. E piú guardavo il film, piú mi infastidiva.
Io, che sono solita piangere anche con la pubblicità della pasta Barilla, mi infastidivo. Tutti questi sterotipi, queste storie sdolcinate di ragazzi che passano dal fare parte di una gang a voler ospitare Miep Gies , che cambiano così profondamente perchè qualcuno regala loro libri nuovi, pagati con il secondo e il terzo lavoro della loro insegnate. E su ....
Va bene la retorica, va bene che questi film di "formazione" funzionano sempre benissimo..
Questa scena?? Il giochetto della linea e tutti a capire quanto simili fossero?? Sul serio???
E vogliamo parlare del finale? No, dico, il finale: dove tutto finisce a tarallucci e vino e tutti felici e tutti sani e salvi??? Ma per favore....
E poi c'è stata questa foto, ultimo fotogramma del film
E' una storia vera.
....mai stata così felice di essermi sbagliata.
p.s. poi l'ho rivisto, e mi sono commossa a ogni fotogramma.