Magazine Bambini
Con la crescita di mia figlia c’è stata un’accelerazione delle occasioni di incontro con altri bambini e genitori. Succede alcune volte che le regole che cerchiamo di darle nel quotidiano appaiano in contrasto con quelle “vigenti” in altre famiglie. Questo si palesa chiaramente attraverso stessi comportamenti censurati da un lato e contemporaneamente tollerati, concessi o addirittura incoraggiati dall’altro. Si va da diverse idee su quella che genericamente passa sotto il nome di “educazione” per arrivare ad altrettanti diversi livelli di sensibilità su quello che può rientrare nella personale concezione di “pericoloso”.
Alcune volte accade che proprio quando hai appena detto a tua figlia di non fare una cosa, dandole anche una tua spiegazione, si affianca un altro bambino con i suoi genitori che si mette a fare esattamente quello che hai appena vietato. Così occorre intraprendere la quasi impossibile impresa, avendo di fronte una bambina così piccola, di farle capire il motivo del perché le hai appena detto di non fare una cosa quando ha appena visto che è permessa ad altri.
Essendo nato e cresciuto in un posto di mare, ricordo molto bene che nel periodo estivo per me vigeva la regola “Non si fa il bagno prima della 4 di pomeriggio”. Frequentando una spiaggia affollata ricordo altrettanto bene bambini che si fiondavano letteralmente in acqua non appena buttatto giù l’ultimo boccone del pranzo, chi mangiava veloce quasi direttamente in acqua o chi faceva la spola tra un tuffo in mare e un morso a un panino.