Si è svolta la seconda edizione dello “Street fashion & food”; il solo nome ci suggerisce di cosa si tratta: una sfilata dalle caratteristiche insolite poiché non presuppone la “classica passerella” ma, in modo più originale e alternativo, si impone nella strada in mezzo alla gente, in veste di comuni passanti. Il vicolo in questione è quello di Santa Filomena, a Catania, in cui i vari ristoranti presenti si sono attivati per fare degustare le proprie pietanze.
Già precedentemente aveva riscosso successo e curiosità, così da dar vita alla seconda parte, organizzata anch’essa in due giorni. Il 29 e il 30 gennaio. Il tutto poteva essere messo in pericolo dal maltempo che in quei giorni si abbatteva per la città ma fortunatamente non ci sono state le condizioni disastrose che avrebbero compromesso lo svolgimento dell’evento. In particolare, apprezzabile il coraggio dei vari organizzatori che avrebbero potuto vedere dissolvere tutto in un fazzoletto, ma la persistenza e l’intransigenza ha di fatto premiato, alla fine dei conti, facendo si che l’allarme tempo non rappresentasse una barriera.
Unieventi e 95Cento, con la partecipazione di CastDiva e dell'Accademia Euromediterranea, 360 TDS, I love Sicilia, Sicilia & Donna e The Freak come media partner: sono loro i protagonisti di tutto!
Per ottenere questi risultati molto appaganti ovviamente è stato svolto un gran lavoro dietro, con la cura di ogni dettaglio per offrire un servizio tale che altrimenti non avrebbe supposto un ulteriore edizione. La stravaganza dell’evento non ha fatto in modo che questo fosse una ripetizione della prima edizione; proprio perché si tratta di un mix composto da mostre, installazioni, presentazione di libri, shooting fotografici e degustazioni, che tutte insieme è impossibile farle corrispondere per filo e per segno all’edizione passata. Le persone giungendo in quella strada, anche se solo di passaggio, sono state costrette a fermarsi, travolte dalla particolarità caratterizzante l’avvenimento. Si può dire, in definitiva, che l’unica cosa che ci possiamo augurare è una terza edizione dell’evento per lasciarci prodigare, ancora una volta, dal “bello” e dal “buono”.
Angelo Iannello